By |Categorie: Educazione finanziaria|Pubblicato il: 15 Dicembre, 2014|

Perché decidiamo di risparmiare denaro? Per pura precauzione in vista di eventi imprevisti. Perché abbiamo preventivato a breve una spesa certa. Perché tramite un investimento finanziario abbiamo l’ambizione di poter disporre più avanti nel tempo di una somma superiore a quella risparmiata da utilizzare durante la pensione, per acquistare una casa, per permettere ai nostri figli di frequentare l’università. E tanti altri motivi ancora.

Il risparmio che mettiamo da parte potrà crescere nel corso del tempo se gli investimenti si riveleranno azzeccati e redditizi.

A quel punto la percentuale di crescita annua che otterremo dal capitale rappresenterà il rendimento dell’operazione.

Gli interessi e i dividendi accumulati anno dopo anno sul capitale investito generano il cosiddetto montante.

Il controvalore complessivo potrà subire nel corso del tempo delle oscillazioni di valore. Questo vale soprattutto per le azioni, ma anche per le obbligazioni soggette al giudizio di mercati che ogni giorno fissano un prezzo.

Indipendentemente dalle oscillazioni di prezzo, gli interessi o i dividendi incassati vanno ad incrementare la quota di risparmio originaria facendo crescere la base imponibile sulla quale l’anno successivo verranno nuovamente calcolati interessi e dividendi.

Come funziona l’interesse composto

Immaginiamo 100 mattoni impilati uno sopra all’altro alti 1 metro ciascuno. Saliamo sopra di essi e vedremo il mondo da 100 metri di altezza.

L’anno successivo ci verrà riconosciuto il 10% dei mattoni posseduti. L’altezza complessiva salirà di 10 metri e vedremo tutto il mondo stavolta da 110 metri di altezza.

Ripetiamo questo esercizio l’anno successivo. Prendiamo gli 11 mattoni che ci vengono riconosciuti (110*10%), impiliamoli sopra i 110 mattoni già presenti e saliremo a 121 metri di altezza.

Proseguiamo questo esercizio per n anni ed otterremo un grattacielo con soli 100 mattoni.

Quello che ho appena spiegato è il principio che sta alla base di quello che lo stesso Einstein definì l’ottava meraviglia del mondo, l’interesse composto.

Cercherò con dei numeri di essere ancora più chiaro sul perché i nostri risparmi in un arco di tempo medio lungo possono veramente “moltiplicarsi esponenzialmente”.

Prima di Einstein, il giusto riconoscimento a Luca Pacioli

L’orgoglio italiano mi porta però a citare un personaggio che pochi dei nostri studenti conoscono,  Luca Pacioli un matematico italiano del XV secolo.

Pacioli calcolò infatti come un capitale raddoppierà sempre in un numero di anni pari a 72 diviso il tasso di interesse.

La tabella che riporto qui sotto lo dimostra.

Con un tasso di interesse del 4% il capitale iniziale di 10 mila euro raddoppierà in 18 anni per effetto della capitalizzazione degli interessi.

Soprattutto i giovani (o i genitori dei giovani con generose donazioni) hanno la possibilità di sfruttare questa potente leva finanziaria cominciando fin da subito (ovviamente lavoro permettendo) risparmiando anche piccole somme di denaro che diventeranno somme enormi più in là nel tempo.

Un esempio concreto di come funziona l’ottava meraviglia del mondo

Andiamo adesso più nel concreto. Ipotizziamo di essere un ragazzo di 25 anni,  fresco di laurea con un lavoro dagli introiti modesti che però ci permette di risparmiare 100 euro al mese.

Il conto corrente fortunatamente non è in rosso, ma anzi ha un saldo positivo di 5.000 euro grazie ai regali di nonne e genitori messi giudiziosamente da parte negli anni passati.

Siamo giovani e potremmo permetterci di investire in modo più aggressivo ad esempio con un’asset allocation 80% azioni – 20% obbligazioni.

Oppure potremmo scegliere di essere più prudenti  con 50% azioni e 50% obbligazioni. O ancora la prudenza prenderà il sopravvento con 20% azioni e 80% obbligazioni.

Tutto dipende dal nostro livello personale di sopportazione e capacità di gestione del rischio.

Quelli che vi mostrerò tra poco sono i rendimenti medi reali annui dei mercati americani (reali e quindi depurati dal tasso di inflazione) che dal 1900 al 2020 avrebbero ipoteticamente portato a casa gli investitori mixando l’asset allocation.

Ovviamente questi numeri sono al lordo di costi e tasse.

  • 80% azioni – 20% obbligazioni: Interesse annuo composto  5,6%
  • 50% azioni – 50% obbligazioni: Interesse annuo composto 4,4%
  • 20% azioni – 80% obbligazioni: Interesse annuo composto 3,1%

( fonte: Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2021)

Scegliamo adesso la prima ipotesi più aggressiva (80% zioni – 20% obbligazioni) come ipotetica guida per il futuro.

Ecco cosa succede al nostro investimento con un rendimento medio annuo composto reale del 5,6% investendo 100 euro aggiuntivi ogni mese.

Spettacolare vero?

Già a 38 anni la regola del 72 di Pacioli combinata all’accumulo periodico mensile di 100 euro ci permetterà di raddoppiare il capitale.

All’età di 70 anni con poco più di 50mila euro versati potremmo disporre di quasi 300mila euro di capitale, un moltiplicatore di 6 volte. Tutto questo già al netto dell’inflazione.

Ovviamente nessuno conosce oggi il ritorno medio di un investimento nei prossimi decenni. La storia potrebbe ripetersi o anche no.

Possiamo però con ragionevole certezza dire che nel lungo periodo difficilmente il nostro rendimento  risulterà inferiore a zero se adotteremo comportamenti e stili di investimento corretti.

Un ritorno negativo dell’investimento significherebbe mancanza di progresso all’interno della società umana, cosa che ovviamente nessuno si augura e che tra le altre cose non è accaduta nemmeno con due guerre mondiali in mezzo.

Queste simulazioni possono essere plasmate in base alle attese di ogni investitore, ma tenendo sempre conto che devono essere realistiche e tarate sul grado di rischio che ogni investitore deciderà di utilizzare.

Anche la capacità di risparmio presente e futura (ad esempio è possibile fissare degli incrementi percentuali annui o aumentare nominalmente l’importo versato mensilmente) avranno un loro peso.

Quello che volevo dimostrare con questo articolo è la potenza di investire nel lungo periodo con un’asset allocation adeguata al livello di rischio che più ci fa sentire a nostro agio.

Che si tratti di obbligazioni con rendimenti molto bassi, oppure di azioni dalle grandi potenzialità, l’importante è risparmiare ed investire con buon senso con lo scopo di raggiungere un obiettivo ben preciso.

In qualsiasi momento della nostra vita di accumulatore, il messaggio finale non cambia.

Cominciare bene e presto a visitare l’ottava meraviglia del mondo porterà solo grandi benefici.

Buon investimento.

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