Negli Stati Uniti sta trovando una sempre maggiore diffusione tra la fascia di popolazione più giovane (o fra quella con livelli di risparmi non elevati) il fenomeno dei cosiddetti Robo-Advisors. Questi consulenti virtuali di fatto permettono di aver accesso a processi automatici di creazione e gestione dei portafogli sfruttando i concetti della moderna teoria di portafoglio.
Asset allocation orientata quindi agli obiettivi, all’orizzonte temporale e al profilo di rischio di ciascun cliente, il tutto a costi bassissimi e con un grado di efficienza molto elevato vista l’automazione dell’intero processo di investimento.
La parola Robo-Advisor può essere fuorviante visto che si tende a percepire questo consulente come una macchina che di fatto investe i risparmi privati, ma in realtà dietro ad ogni algoritmo e ad ogni scelta di asset allocation ci sono esperti finanziari ed accademici che regolano il processo in base a quelle che sono le condizioni dei mercati.
Un pregio notevole del Robo-Advisor è ad esempio quello del Continua a leggere