Nei giorni scorsi sul sito PragCap Cullen Roche ha pubblicato tre grafici molto interessanti con l’intenzione di far capire agli investitori la differenza tra orizzonte temporale di breve e di lungo periodo.
In sequenza vengono mostrati i ritorni giornalieri, mensili e annuali dell’indice S&P500 dal dopoguerra ad oggi. Tutto per dimostrare come nel breve periodo non è possibile prevedere l’andamento dei mercati e che il bravo “previsore” ragiona in termini di probabilità.
Il grafico delle performance giornaliere conferma l’assoluta imprevedibilità dei mercati. C’è casualità completa come conferma anche la media di +0,03% di oscillazione giornaliera della borsa americana. Continua a leggere