By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 21 Dicembre, 2016|

Questo tipo di portafoglio valido “per ogni tipo di stagione” trova il suo padre fondatore in Ray Dalio con una notevole visibilità negli ultimi anni generata dalla citazione dello stesso all’interno del libro di Tony Robbins Soldi: Sette semplici passi per la libertà finanziaria (Overlook).

Lo scopo dell’All Seasons Portfolio è quello di andare bene in ambienti di alta o bassa inflazione, di alta o bassa crescita, insomma in ogni stagione economica.

Quella che vedete qui sotto è la composizione ideale (ovviamente tarata sull’investitore americano).

30% Large Cap americane

40% Treasury Lungo Termine

15% Treasury Medio Termine

7,5% Commodities

7,5% Oro

Ma come si è comportato questo portafoglio dal 1972 ad oggi?  Ringrazionado PortfolioCharts.com per averci concesso il diritto di pubblicare i suoi grafici, al netto dell’inflazione e al lordo di eventuali commissioni e tasse il grafico riportato qui sotto mostra  il risultato storico dell’All Seasons Portfolio. Un rendimento medio annuo superiore al 5% con una voltatilità inferiore al 9%.

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Un portafoglio che ha perso denaro nel 30% del tempo (ricordo che parliamo di 43 anni di storia), ma che ha passato quasi la metà del suo tempo a ruotare attorno al rendimento medio.

Altre indicazioni statistiche le troviamo qui sotto.

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Essendo un portafoglio ben pesato sui bond i suoi momenti peggiori li ha vissuti alla fine degli anni ’70 quando i tassi decollarono verso l’alto.

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Fonte: Fred.gov

Proprio chi comprò nel 1972-1973 andò incontro al massimo drawdown temporale (10 anni) in quella che fu appunto la decade peggiore in termini di performance (-1,7% all’anno medio per 10 anni).

Interessante infine l’ultimo grafico che mostra i rendimenti annui composti (Cagr) su 15 anni rolling (ovvero se avessi investito ogni anno dal 1972 al 2001 er 15 anni).

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Mai in negativo nemmeno negli anni bui del 1972-1974. Chi sta per chiudere l’investimento in questo 2016 (e che ha investito nel 2001) si porta a casa un più che onorevole 4,5% al netto dell’inflazione.

Possiamo quindi dire che l’All seasons Portfolio ha passato indenne tutte le stagioni dell’ultimo mezzo secolo. Se il futuro sarà ancora così roseo solo il destino lo può sapere, ma certamente l’All seasons è un portafoglio di compromesso per chi vuole coniugare rischio e conservazione del capitale.

Un commento

  1. Paolo 28 Ottobre 2019 at 17:05 - Reply

    Qual’è la funzione dei titoli di stato intermedi? In quale quadrante dell’economia si inseriscono? Grazie.

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