La figura geometrica della piramide è perfetta per esprimere in maniera semplice e immediatamente percepibile l’ordine di priorità che deve essere dato a certi fattori rispetto ad altri per raggiungere un risultato efficace. Esiste la piramide alimentare per migliorare il benessere fisico. Esiste la piramide dell’investitore per migliorare il benessere finanziario. Esiste anche la piramide del pensionato. Per chi vuole mettere ordine alle proprie finanze personali prima della fine del lavoro attivo, dare le giuste priorità è fondamentale per vivere con serenità il meritato riposo.
Cos’è la piramide del pensionato
La piramide dell’investitore è un modo semplificato per comprendere quali sono le priorità nella fase di costruzione di un piano di investimento. Distinguendo ciò che possiamo controllare da quello che invece sfugge alla nostra volontà, il risultato finale sarà sicuramente molto più allineato agli obiettivi.
La piramide del pensionato è un’idea del blogger americano Tony Isola.
Questa piramide non è rivolta esclusivamente a chi in pensione c’è già, ma anche e soprattutto a chi vuole diventare finanziariamente indipendente godendosi la vita da pensionato con qualche anno di anticipo rispetto all’età definita da qualcuno che non siamo noi.
I gradini della piramide del pensionato
Alla base della piramide del pensionato troviamo il consiglio più ovvio.
Il miglior investimento del mondo siamo noi stessi. Leggere, studiare, conoscere persone, fare sport, sviluppare nuove competenze magari affiancando hobby o secondi lavori alla nostra attuale occupazione principale. Conoscenza, istruzione e mente libera sono gli ingredienti ideali per passare al secondo gradino della piramide.
Dopo tanto studio (e magari sacrificio) è il momento di mettere da parte qualche soldino. Prima mossa aumentare il tasso di risparmio fino ad un livello non in grado di compromette il tenore di vita attuale. Utilizzare il classico metodo del piano di accumulo rende meno soffocante questa pratica, diversifica nel tempo gli investimenti e taglia spese e commissioni inutili.
Se la base della piramide non era impossibile da mettere in pratica, anche sul secondo gradino direi che non ci saranno grandi problemi se manterremo sempre un alto livello di disciplina.
Passiamo al gradino numero tre. Evitiamo di farci prendere dall’angoscia guardando o leggendo troppi programmi o articoli di stampa specializzata nel mondo finanziario. Evitiamo di monitorare con eccessiva frequenza l’andamento del nostro investimento. Non preoccupiamoci dei momenti negativi del mercato. Abbiamo ancora tempo davanti a voi per convergere verso l’obiettivo. Questo terzo gradino è tutto psicologico. Se nel primo e nel secondo dobbiamo essere operativi, qui forzare la nostra indole sarà l’esercizio più complesso, ma si può fare.
Finalmente siamo in cima. Evitiamo di fare troppo trading perchè ingolositi dal vicino che guadagna sempre (così dice lui). Poca rotazione è più pazienza. Evitiamo anche di capitalizzare perdite su certi investimenti in strumenti diversificati che finora non hanno reso al meglio. Evitiamo anche di credere alle favolette di chi cerca di piazzare nel nostro portafoglio di investimento prodotti finanziari esoterici validi per tutte le stagioni. Non esistono.
Tutto qua. La scalata non è complicata, il difficile è rimanere in cima. Ma per questo c’è il nostro blog che vi aiuta con suggerimenti di buon senso, o almeno speriamo.
Buon investimento.