By |Categorie: Educazione finanziaria, Investimento|Pubblicato il: 30 Settembre, 2019|

Una delle regole di base nel mondo degli investimenti è stata ricordata tante volte da quel genio della finanza che di nome fa Jack Bogle. La tendenza dei prezzi a ritornare verso la loro media è una di quelle verità che prima o poi fa sentire la sua voce. Valutazioni relative, performance assolute, gestori superstar, azioni che salgono verso il cielo, tassi di interesse troppo bassi, inflazione, tutte queste variabili sono destinate prima a poi a subire la legge del ritorno verso la media.

Come un pendolo che oscilla costantemente da sinistra verso destra e viceversa passando sempre dal suo punto centrale, ogni movimento eccessivo dei mercati finanziari verso l’alto o verso il basso è destinato a tornare verso un valore medio. Una media che può essere crescente o decrescente, ma che esercita una funzione di attrazione potente.

Questa semplice regoletta fa parte della cassetta degli attrezzi di ogni investitore di buon senso.

Il ribilanciamento del portafoglio serve esattamente a questo. Rimpolpare ciò che è sceso e dimagrire ciò che è salito. Una regola perfetta di risk management a costo zero.

Non è realistico un mondo dove non esiste il ritorno verso la media

Un universo costituito da azioni che salgono in modo abnorme e azioni che scendono a rotta di collo, oppure da gestori che vincono sempre e gestori che perdono sempre, è irreale.

Purtroppo il desiderio di selezionare l’azione o il gestore vincente ogni tanto fa capolino nella testa dell’investitore medio.

Proprio i risultati di breve periodo fanno da guida a investitori comuni e professionali nello scegliere i gestori o le azioni che in teoria faranno meglio l’anno prossimo. In teoria appunto.

Scegliere chi ha saputo emergere di molto sopra la media nella gestione del denaro negli ultimi anni, piuttosto che gestori con record magari meno sfavillanti ma costanti e vicini a una media di lungo periodo, è un classico.

Come ci insegna Francis Galton e la sua macchina Quinconce, questa strategia è destinata costantemente ad essere perdente.

L’invezione di Francis Galton

Francis Galton era un personaggio particolare. Ricco di famiglia e parente di Darwin. Non ha mai lavorato per guadagnarsi da vivere ma aveva una passione, misurare ogni cosa.

E così nel 1874 davanti alla Royal Society di Londra, Galton presentò un congegno dal nome un pò strano e particolare, Quinconce.

Il video che segue mostra il comportamento di una specie di biliardino verticale con collo stretto e puntato da una serie di spilli. Sul fondo ci sono diversi compartimenti.

Quando le biglie attraversano il collo hanno il 50% di probabilità di andare a destra e il 50% di andare a sinistra.

Ma le biglie dopo ripetuti lanci hanno la tendenza a distribuirsi nella più classica forma a campana. La maggior parte delle biglie si dirige verso il centro. Il resto verso i lati.

Quello che abbiamo appena visto in questo esperimento è quello che succede durante ogni giornata di borsa.

Attenzione sto parlando di giornata non di decenni.

Biglie che passano in mezzo a spilli che casualmente vengono indirizzate.

Praticamente impossibile che tutte le biglie si muovano su un unico lato piuttosto che un altro, almeno non nel lungo periodo.

Nel breve periodo il ritorno verso la media non sempre funziona

Le dinamiche di breve periodo sono diverse e sono proprio queste ci fregano quando investiamo.

Pensiamo di poter cavalcare una tendenza all’apparenza irrefrenabile, ma che in realtà è come la serie di biglie che si stanno spostando tutte da una parte. Tendenza insostenibile e che inevitabilmente sarà destinata a subire il principio del ritorno verso la media proprio perché quel movimento è casuale.

Naturalmente le medie possono cambiare inclinazione.

Nulla dura all’infinito con le stesse modalità e le stesse forme.

E’ anche possibile che lo stesso ritorno verso la media non si compia nei tempi e nei modi che la storia suggerisce.

Quello che però è certo è che nel lungo periodo gli eccessi sono destinati a rientrare pur muovendosi all’interno di una tendenza.

Anche in borsa stiamo assistendo a uno di questi fenomeni.

Le azioni americane stanno ad esempio offrendo performance decisamente più elevate rispetto al resto del mondo.

Non sappiamo quando si interromperà questa sequenza, ma come già accaduto in passato prima o poi succederà. Se non fosse così l’economia mondiale diventerebbe esclusiva made in USA riducendo tutto il resto a comparsa. Impossibile.

E che dire dei tassi di interesse. La follia dei tassi negativi per alcuni analisti poteva essere la nuova normalità. In realtà abbiamo vissuto una fase storica di eccesso che non necessariamente fra 10 o 20 anni riporterà i tassi al 10%, ma probabilmente li farà convergere verso valori più equilibrati e positivi. Il ritorno verso la media già oggi è in corso come si stanno accorgendo mal volentieri i possessori di obbligazioni.

Nulla sale o scende all’infinito.

Quando le borse saliranno alimentando facili entusiasmi o crolleranno creando pessimismi cosmici, torniamo a rivedere il video del Quinconce di Galton.

Facciamo un bel respiro e stiamo tranquilli. Prima o poi tutto tornerà la normalità e il nostro piano di investimento è lì a ricordarci di stare tranquilli pazientemente ad aspettare la realizzazione degli obiettivi.

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