Questo titolo che cerca in apparenza di ridurre in modo semplicistico un esercizio che milioni di consulenti finanziari, gestori di fondi, guru dell’economia, cercano di fare con fatica enorme ogni giorno, in realtà serve proprio per spiegare che tecnicamente non è così complicato. Serve sacrificio e impegno, ma non è difficile.
Se usciamo un attimo dall’esercizio di come investire i nostri soldi per diventare ricchi, ma ci focalizziamo su quali sono i due elementi che modificano la nostra bilancia della ricchezza, capiamo subito che l’esercizio è più semplice di quello che pensiamo
Si diventa più ricchi aumentando le entrate e diminuendo le uscite. Tutto qui.
Qualcuno sorriderà, altri chiuderanno questo articolo prima di andare avanti, ma se ci pensiamo bene basta fare in modo che questa differenza tra entrate ed uscite ogni anno risulti positiva. Indipendentemente da come andranno i mercati finanziari risulteremo più ricchi anno dopo anno. E considerando che i tassi obbligazionari in Europa stanno a zero (o sottozero), anche solo l’1% di risparmio in più vi offrirà un rendimento migliore dell’attuale panorama dei bond a basso rischio.
Aumentare le entrate non è facile, ma si può sempre provare. Lavoro e rendite finanziarie o immobiliari possono essere due fonti importanti.
Ridurre le uscite non è facile, ma se non siamo già in una situazione di povertà, basta pensare a quante cose inutili compriamo ogni settimane per semplificare e di parecchio questa complessità.
Se le nostre entrate sono 40 mila Euro l’anno e le nostre uscite sono 30 mila Euro l’anno, il bilancio finale farà segnale un utile di 10 mila Euro.
Se ogni anno riusciremo a portare a casa questo bilancio in 10 anni avremo risparmiato 100 mila Euro. Non potremo definirci dei ricconi, ma neanche dei poveracci con una cifra che ci farà dormire sonni molto più tranquilli.
Ma ovviamente non finisce qui. Questi soldi si possono investire per far crescere in maniera più o meno intensa il nostro capitale.
Se investiremo in obbligazioni avremo rendimenti certi e probabilmente molto bassi; se investiremo in azioni avremo rendimenti forse più alti (ma forse anche più bassi) ed estremamente ballerini.
E qui arriviamo al punto. Cosa sarebbe successo negli ultimi 100 anni a coloro che avessero deciso di investire i loro risparmi in borsa (prenderemo quella americana come esempio).
Vediamo alcuni esempi tramite un calcolatore trovato in rete molto interessante.
Inserite entrate ed uscite, tasso di crescita annuo delle entrate e delle uscite, ed ecco che questo calcolatore ci dice cosa sarebbe successo al nostro capitale ogni 10 anni. Siccome le borse non si muovono in modo costante assicurando un rendimento uniforme, avremo decadi molto proficue e decadi molto scadenti.
Cominciamo.
Ipotesi 1. I ricavi sono superiori ai costi e crescono più delle spese.
Sulla base dei rendimenti storici della borsa americana i 10 mila risparmiati ogni anno al termine dei 10 anni e con questa dinamica di entrate-uscite, sono diventati nell’ipotesi peggiore 102 mila, in quella migliore 323 mila. La mediana si posizione a 173 mila.
Ipotesi 2. I ricavi sono superiori ai costi ma crescono meno delle spese.
Sulla base dei rendimenti storici della borsa americana, i 10 mila risparmiati ogni anno al termine dei 10 anni e con questa dinamica di entrate-uscite sono diventati nell’ipotesi peggiore 72 mila, in quella migliore 257 mila. La mediana si posizione a 130 mila.
Ipotesi 3. I ricavi sono superiori ai costi e crescono. Le spese invece scendono.
ricavi – spese 3
Sulla base dei rendimenti storici della borsa americana i 10 mila risparmiati ogni anno al termine dei 10 anni e con questa dinamica di entrate-uscite sono diventati nell’ipotesi peggiore 136 mila, in quella migliore 401 mila. La mediana si posizione a 224 mila.
Basta guardare le tre ipotesi peggiori (102 mila, 72 mila, 136 mila) per capire come incassare di più e spendere di meno è vincente sempre in ogni condizione di mercato.
Entrate e uscite al netto di imprevisti possiamo cercare di metterli sotto il nostro controllo. I movimenti di mercato no.
Con la semplice regoletta di mantenere sotto controllo la spesa ed espandere anche se di poco i ricavi, dopo 10 anni saremo certamente più ricchi, magari non milionari ma più tranquilli.