By |Categorie: Risparmio|Pubblicato il: 2 Aprile, 2020|

Il mese di marzo stato estremo sui mercati come sulle misure straordinarie prese per contenere l’emergenza corona virus.  Estremi i rendimenti negativi che hanno colpito gli investimenti, estremi quelli positivi che hanno coinvolto il capitolo delle spese all’interno del bilancio familiare.  Minori entrate, minori uscite e minori guadagni da investimenti. Ottime lezioni per capire l’importanza di contenere le spese, di comprendere il proprio profilo di rischio e di disporre sempre di un capitale di emergenza

Siamo reduci da un mese di marzo che definire estremo è riduttivo, sia per chi risparmia sia per chi investe denaro.

Chi ha investito soldi si è ritrovato con quasi il 20% in meno del capitale se ha messo tutto sul piatto azionario, con il -10% se ha investito in un portafoglio 50/50, con un -2% se avesse investito in un portafoglio obbligazionario diversificato. Cali record, rialzi record, società che hanno perso oltre la metà della loro capitalizzazione, volatilità mai vista prima.

Una bella botta indubbiamente. Nessuna garanzia che la fine è vicina oon brutte sorprese che potrebbero arrivare nei prossimi mesi.

Marzo è un mese che rimarrà nella storia moderna anche per il blocco totale delle attività sociali ed economiche oltre che per l’emergenza sanitaria mondiale. Un tipo di vita a cui erano abituati i nostri nonni durante la seconda guerra mondiale, non certo le ultime tre generazioni.

Un mese quello di marzo che ha permesso a tutti noi di capire quanto sfrenata era diventata la nostra attività di consumatori.

Un pò come l’aria di questi giorni. Tanto pulita nelle aree urbane e suburbane come credo nessuno di noi l’ha mai vista dalla  nascita. E come la qualità dell’aria è decisamente migliorata, anche il nostro budget di spesa a marzo è stato drasticamente tagliato di tutte quelle voci di consumo che possiamo definire non essenziali.

Beach, Surfing, Wave, Ocean, Outdoors

Ovviamente ad un calo delle uscite diversi di noi hanno anche dovuto far fronte ad un calo delle entrate. Questo è e sarà un problema ma per starci dentro inevitabilmente è sulle prime che ci dobbiamo concentrare.

Costretti da cause di forza maggiore a marzo abbiamo speso soalente in ciò che era necessario per vivere. Cibo, qualche detergente e qualche medicinale, bollette, rate del mutuo o dei prestiti e poco altro.

Nessuna spesa in vestiti e scarpe, nessuna spesa in benzina, men che meno nessun ristorante, prenzo fuori casa, viaggi o altre amenità poco utili acquistabili negli store sparsi in tutta l’Italia.

Così come l’aria pulita non potrà rimanere tale a lungo quando tutto tornerà alla normalità, ovviamente anche le nostre spese torneranno a crescere quando potremo uscire di casa. Questo è inevitabile.

Adesso però abbiamo un’idea precisa di quanto potremmo risparmiare a parità di stipendio se non spendessimo nulla tranne ciò che è essenziale.

Lo so. State pensando che dopo essere stati reclusi in casa per settimane è giusto godersi la vita. Sono d’accordo, tutto quello che sta succedendo fa riflettere ed infatti lungi da me pensare che non dobbiamo più viaggiare o andare a cena fuori.

Però adesso sappiamo che tra 0% di spese e 100% spese ci sono in mezzo dei bei margini di risparmio dai quali in futuro potremo attingere per rimpinguare scorta di sicurezza ed investimenti finanziari. Sicuri che tutte queste spese sono così fondamentali per la nostra vita futura?

Biker, Motorcycle, Stunt, Man, Person

L’altro tema dal quale credo abbiamo ricevuto una bella lezione di educazione finanziaria è la volatilità dei mercati finanziari.

Anestetizzati da anni con mini correzioni da 5% o giù di lì,  la botta da -30% sull’azionario in così poco tempo ha fatto male e lasciato dei segni sul nostro approccio all’investimento. Sono sicuro che molti di voi se tornano in pari venderanno le loro partecipazioni in asset a rischio.

Al di là della possibilità “generazionale” che ci viene offerta di investire soldi durante un mercato orso, l’aspetto che reputo più importante è che un ribasso così acuto e brutale ci ha fatto capire la nostra reale propensione al rischio. Abbiamo compilato un questionare MiFID perfetto e non ce ne siamo forse accorti.

Siamo tranquilli dopo questo tsunami? Ci fa paura un altro -30%? No?  Molto bene allora l’allocation è probabilmente quella giusta.

Siamo spaventati e non dormiamo la notte? Siamo preoccupati di non veder più i nostri risparmi fra 5 anni? Lezione utile per apportare degli accorgimenti ed evitare fra 1 mese, 1 anno o 10 anni di trovarci in mezzo alla tempesta impanicati.

Con tutto il pessimismo che circonda tutti noi in questi momenti facciamo fatica a scorgere degli elementi positivi, ma fidatevi.

Per le nostre finanze personali quello che sta accadendo è una lezione che per almeno una generazione nessun’altro vivrà in diretta senza filtri o racconti provenienti da memorie storiche.

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