By |Categorie: Educazione finanziaria|Pubblicato il: 6 Settembre, 2021|

Un post, quello di oggi, che vuole riepilogare in modo sintetico le caratteristiche essenziali di un ETF. E questo lo faremo…seguendo le lettere dell’alfabeto.

A come Ask, il prezzo richiesto da un venditore per cedere sul mercato le proprie quote di ETF

B come Bid, il prezzo offerto da un compratore per acquistare sul mercato nuove quote di ETF

C come Capitalizzazione, un ETF nel quale cedole e dividendi incassati su obbligazioni e azioni vengono reinvestiti nel fondo stesso. Un sinonimo utilizzato solitamente al posto di capitalizzazione è accumulazione

D come Distribuzione, un ETF nel quale cedole e dividendi incassati su obbligazioni e azioni vengono distribuiti periodicamente all’investitore

E come ESG (Environmental, Social and Governance), sigla che indica tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance

F come Fiscalità, i dividendi e le plusvalenze vengono trattati come reddito da capitale, le minusvalenze come redditi diversi. Le plusvalenza su ETF non compensano le minusvalenze. Le minusvalenze su ETF entrano nello zainetto fiscale e possono esssere compensate con plusvalenze su altre tipologie di strumenti (ad esempio le azioni)

G come Grafico, ogni ETF può essere rappresentato in forma grafica come qualsiasi azione utilizzando prezzi, volumi, oscillatori, ecc…

H come Hedge, quando un investitore europeo possiede un ETF Eur hedged significa che il rischio cambio dell’indice replicato è coperto

I come Indice, ovvero il benchmark che l’ETF cerca di replicare al meglio nella sua attività quotidiana

L come Leva, metodo di replica di un indice che permette all’ETF di guadagnare di più (o di meno) rispetto all’andamento del sottostante. La leva è uno strumento inefficiente nel lungo periodo oltre che di natura esclusivamente speculativa

M come Market Maker, quel soggetto istituzionale che garantisce sempre la presenza di prezzi in vendita e acquisto per un qualsiasi ETF quotato. Garantire la liquidità non significa ottenere sempre le migliori condizioni di prezzo

N come NAV, il reale valore del contenitore ETF generato dal controvalore di ogni singolo strumento contenuto nel fondo diviso per il numero di quote dello stesso. Il NAV differisce dal prezzo di mercato che può essere diverso per effetto dello spread bid ask o per inefficienze di mercato varie

O come Ottimizzata, variante di replica fisica del benchmark che si basa, non sull’acquisto totale dei titoli sottostanti, ma solo su un campione di essi selezionato sulla base di metodologie quantitative

P come Prestito titoli, pratica con la quale il gestore di un ETF presta i titoli contenuti nel paniere ad un’altra controparte per ottenere un ricavo aggiuntivo in grado di abbattere i costi dello strumento

Q come Qualità, misurata da diversi fattori come tracking difference, spese correnti, capitalizzazione, liquidità, emittente, tracking volatility, volumi scambiati, ecc…

R come Replica del benchmark sottostante. Può essere una replica fisica (acquisto fisico dei titoli che compongono l’indice da parte del gestore) oppure sintetica attraverso la chiusura di un contratto swap con una controparte che restituisce all’ETF la performance dell’indice

S come Spese correnti, l’indicatore percentuale annuo di costo dell’ETF che ogni investitore può consultare in ogni momento su un documento pubblico che si chiama KIID

T come Tracking Difference, la vera differenza di performance tra l’ETF e il benchmark sottostante che tiene conto di spese correnti, di altri oneri non indicati sul KIID, ma anche di inefficienze nella gestione dell’ETF

U come Unico, con un solo strumento si può investire sull’azionario globale piuttosto che sull’obbligazionario o su entrambe attraverso ETF multi asset

V come Vanguard, la società fondata da Jack Bogle il creatore dei fondi a replica passiva, i padri degli ETF

Z come Zero, gli ETF falliti nella storia in quanto godono di tutte le garanzie dei fondi di investimento tra  le quali la separatezza patrimoniale dall’emittente. Un ETF può tendere a zero per effetto della svalutazione dei sottostanti, ma non arrivare a zero e quindi fallire

2 Commenti

  1. Mau 13 Settembre 2021 at 22:41 - Reply

    ci sono anche i tracker ma sono poco publicizzati

  2. Giovanni 7 Settembre 2021 at 10:01 - Reply

    Prendiamolo come un Vademecum dell’investitore di ETF, un riassunto finanziario di 10 anni in pochi punti……
    Saluti e buona continuazione

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