By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 13 Dicembre, 2014|

La guerra tra coloro che sostengono la necessità di investire il proprio denaro tramite strumenti gestiti attivamente e coloro che invece ritengono che la migliore efficienza si ottiene tramite strumenti gestiti passivamente è ormai continua e senza esclusione di colpi.

I primi, ovviamente portatori di interessi dell’industria del risparmio gestito, sostengono che affidarsi ad un bravo gestore di fondi a gestione attiva  è essenziale per avere flessibilità, controllo del rischio e soprattutto extra rendimenti sui propri investimenti. I gestori conoscono i mercati e possono con le loro politiche di investimento possono cogliere le migliori opportunità di investimento presenti sulle piazze finanziarie mondiali magari minimizzando il rischio.

Di parere opposto sono invece coloro che vendono index fund  o ETF  fautori della vittoria nel lungo periodo dei fondi che semplicemente replicano a basso costo l’andamento degli indici.
Tanti sono stati gli studi pubblicati in questi anni, ma per l’industria del risparmio gestito diventa sempre più difficile argomentare le carenti performances raggiunte dai fondi attivi in questi anni soprattutto se paragonate ai propri benchmark.

Ogni semestre S&P pubblica una dettagliata relazione  sull’andamento dei fondi di investimento mondiali. Dall’analisi di settembre 2014 è emerso che il 73% dei gestori americani non sono riusciti a sovraperformare il proprio benchamrk di riferimento a 5 anni (60% a 1 anno); le percentuali salgono addirittura al 86% di gestori sotto al benchmark a 5 anni sul segmento Large cap e 87% per il segmento Small Cap.

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La stessa situazione si registra per i gestori di fondi internazionali che a 5 anni vengono superati dal benchmark nel 74% dei casi. Va meglio nel comparto small caps, ma anche qui siamo quasi a 1 su 2, una percentuale non certamente incoraggiante per l’industria del risparmio gestito.
Va leggermente meglio nel mondo obbligazionario soprattutto nel cosiddetto comparto intermediate; lato governativi siamo attorno al 58% di gestori attivi battuti dal benchmark, mentre emerge un certo merito dei gestori nel comparto aggregate (governativi + credito) dove a 5 anni solo il 39% viene battuto dal benchmark.
Pessima idea quella di scegliere la gestione attiva nel comparto high yield secondo quanto emerge da questa statistica. Oltre 7 fondi su 10 vengono battuti dal benchmark a 1, 3 e 5 anni.

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Fonti: Spiva Scorecards

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  1. Calcifer 21 Gennaio 2016 at 22:34 - Reply

    Io ho un problema. Non conosco il significato di “battere il benchmark”, “replicare il benchmark”,..
    Ho cercato su internet ma continuo a non capire sorry. Mi daresti una mano?

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