By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 16 Marzo, 2015|

S&P Dow Jones pubblica periodicamente un rapporto denominato “The Persistence Scorecard”  . Questa relazione è molto interessante perché evidenzia in una arco temporale allargato che va da 1 a 5 anni quanto i gestori dei fondi americani sono in grado di rimanere in testa alle classifiche delle relative categorie e quanti spostamenti dalle stelle alle stalle si verificano all’interno di questo arco temporale.

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L’analisi è effettuata sui fondi americani (escludendo index fund, settoriali e non direzionali) selezionando la classe con quantità più elevata di Asset Under Management.
I risultati che vi commentiamo di seguito sono molto interessanti e confermano quanto difficile è per un fondo confermare anno dopo anno i successi, difficoltà già commentata qui.

spiva1La prima tabella ci mostra ad esempio come su 706 fondi presenti nel primo quartile di performances alla data di settembre 2010, dopo 12 mesi solo il 37% degli stessi rimaneva nel primo quartile per poi scendere al 10% due anni dopo fino al modestissimo 1,2% nel 2014 . In pratica solo 9 fondi dei 706 di successo del 2010 sono riusciti a dimostrare le loro capacità di rimanere costantemente nel primo quartile a distanza di quattro anni.

Se allarghiamo l’analisi a quei fondi che stavano nella metà “alta” nel 2010 (1412) vediamo come già a distanza di 1 anno questo numero viene dimezzato, ma nel 2014 addirittura dei 1412 fondi che si posizionavano nella metà dei migliori solo il 6,8% è rimasto in questo quadrante consecutivamente per il periodo analizzato. Evidente che esiste un problema di persistenza nel tempo nella parte alta della classifica.
Altro spunto interessante arriva dalla matrice di transizione, ovvero come si sono mossi i fondi tra i vari quartili durante il periodo analizzato.

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421 erano i fondi a settembre 2009 presenti nel primo quartile (numero ovviamente identico a quello degli altri tre quartili). Scorrendo a destra si vede come, a distanza di 5 anni, di questi fondi solo il 20% è rimasto nel primo quartile mentre oltre il 27% è passato dal primo all’ultimo quartile. Stesso discorso dal lato inverso; dei 421 fondi presenti nell’ultimo quartile quasi il 17% è salito al primo quartile a distanza di 5 anni.

Elemento interessante anche quello legato ai fondi oggetto di fusione/liquidazione nell’arco temporale analizzato. Se di quelli partiti dal primo quartile solo 1 su 10 è uscito di scena, di quelli che hanno cominciato il 2009 nel quarto quartile ben il 36% è scomparso a distanza di 5 anni, un valore che diventa addirittura il 49% per i fondi small cap.

In conclusione questo studio conferma la difficoltà per i gestori di rimanere al top costantemente per diversi anni consecutivi con 1 su 4 che passa dal primo all’ultimo quartile a distanza di 5 anni. Pochi, pochissimi sono i gestori che riescono a non inciampare durante la loro carriera, ma soprattutto è impossibile che il fondo scelto  rappresenti la selezione migliore per un lungo periodo. Tutto dipende da voi. Scegliete di stare in media con fondi indice come gli ETF oppure affidatevi alle qualità dei gestori, ma non illudetevi di trovare quelli buoni per tutte le stagioni.

Fonte: SPIVA

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