By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 26 Giugno, 2015|

Il controllo dei costi è un fattore determinante nel risultato finale di un investimento. Ho deciso così di dimostrare con qualche esempio pratico, cosa succede al nostro investimento quando i costi aumentano. I risultati sono sorprendenti quanto a percentuale di rendimento di mercato che lasceremo per strada a causa dei costi dei prodotti finanziari.

Utilizzando a puro scopo esemplificativo un rendimento medio annuo del 5% su diverse scale temporali e applicando un costo medio dei prodotti finanziari dello 0,5%, del 1,5% e infine del 2,5%, abbiamo un’idea più precisa di quanto è importante tenere sotto controllo la variabile costi.

I costi ipotizzati nella simulazione sono quelli cosiddetti di gestione (o spese correnti come indicato nei KIID di fondi e ETF). Non sono state presi in considerazione costi di entrata e uscita (tipicamente commissioni di sottoscrizione per fondi o di intermediazione per ETF).  Il capitale di partenza utilizzato nell’esempio è di 10mila euro.

Dopo solo un anno di investimento abbiamo lasciato per strada rispettivamente il 10%, 30% e 60% del rendimento se ragioniamo per scala di commissioni crescenti, Ma più ci sposteremo in avanti temporalmente e più la mancata capitalizzazione di quella fetta di performance portata via dai costi si farà però sentire in maniera pesante sul valore del capitale finale nelle nostre disponibilità

Dopo 10 anni la perdita di rendimento causata dai costi sale rispettivamente a 13% per l’investimento a commissioni di 0,5%, 35% per quello con commissioni del 1,5% e 65% per quello con commissioni del 3%. Il confronto viene fatto rispetto ad un investimento privo di costi e quindi a quello che è il rendimento offerto da un indice di mercato.

Un esempio numerico può aiutare a comprendere l’importanza del fenomeno.

Se l’investimento decennale con il 5% di rendimento avesse ottenuto lo stesso rendimento del mercato (quindi senza costi), il capitale finale sarebbe risultato di 16.289 euro. Nel caso delle commissioni più elevate, applicate ad esempio su un fondo di investimento azionario con un costo del 3%, dopo 10 anni il capitale a disposizione dell’investitore risulterebbe decisamente più magro e pari a 12.190 euro. La differenza, quindi 4.099 euro, è il 65% in meno dei 6.289 euro nelle mani di un investitore privo di costi. Questo valore misura quanto del rendimento di mercato abbiamo lasciato per strada a causa dei costi.

Più aumenta l’orizzonte temporale, più la perdita si fa grave per l’investitore.

Il grafico successivo dimostra quanto è importante scegliere prodotti poco costosi nel lungo periodo. L’esercizio è stato ripetuto su un arco temporale di 30 anni.

Un investimento privo di costi avrebbe prodotto un montante finale di 43.219 euro.

Applicando costi di 0,5% all’anno il capitale finale scende a 37.453 euro. Abbiamo lasciato sul terreno il 18% del rendimento di mercato.

Applicando costi di 1,5% il capitale finale scende a 28.067 euro. Abbiamo lasciato sul terreno il 45% del rendimento di mercato.

Applicando costi del 3% il capitale finale scende a 18.113 euro. Abbiamo lasciato sul terreno il 75% del rendimento di mercato. Invece che guadagnare 33.219 euro, a causa dei costi elevati dei prodotti solo un quarto di quello che ha offerto il mercato è entrato nei nostri portafogli.

Vero che maggiori guadagni comportano anche maggiore fiscalità applicata agli utili e questo ridurrebbe un pochino la quota di rendimento “netto” persa per strada. Cambia poco comunque in termini di messaggio finale.

Le simulazioni possono essere naturalmente infinite, ma i concetti essenziali che devono rimanere nella nostra mente da investitore sono pochi.

Più aumentano i costi dei prodotti, minore sarà la nostra partecipazione al progresso dei mercati finanziari.

Più aumenta il tempo dell’investimento maggiori saranno percentualmente quei guadagni che rimarranno nelle tasche dei gestori dei prodotti invece che nelle nostre.

Ecco perché i costi dei prodotti finanziari sono una delle variabili che meglio possiamo controllare fin dall’inizio di un investimento.

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