Uno dei libri che penso non possano mancare dagli scaffali (o dagli e-reader) di ogni persona interessata a capire come funziona la nostra mente e quali conseguenze essa genera su tutti i nostri comportamenti (anche finanziari) credo possa essere tranquillamente Daniel Kahneman – Pensieri lenti e veloci.
Daniel Kahneman ha la straordinaria capacità di parlare con un linguaggio semplice e chiaro di psicologia umana, ma soprattutto di mettere a nudo, con esempi concreti, quanti errori di valutazione facciamo ogni giorno.
Siccome sono alla seconda lettura del libro cito alcuni passaggi secondo me molto interessanti relativi al concetto di ritorno verso la media.
In uno degli esperimenti presso la scuola di volo militare israeliana, Kahneman ci fa capire come ignorare questo concetto può portare ad errori di valutazione. Gli istruttori di volo erano convinti che lodare i piloti che si erano comportati bene nella prima prova fosse deleterio visto che nella fase successiva peggioravano la performance;diverso il convincimento nel caso opposto, strigliare i piloti che nella prima prova si erano comportati male solitamente aveva effetti migliorativi nella seconda, questo almeno nella convinzione degli istruttori.
Kahneman fece osservare che quello era il classico caso di regressione verso la media. Chi veniva lodato aveva messo in pratica performance nettamente sopra gli altri (e la volta dopo peggiorava per un semplice processo di mean reversion), chi sentiva sbraitare nelle cuffie urli e rimproveri era stato protagonista di un performance nettamente inferiore agli altri (e la volta dopo migliorava la prestazione anche qui per una semplice mean reversion). Tutto questo non vi ricorda i fondi di investimento superstar? Anni incredibilmente buoni e poi improvvisamente il ritorno nel gruppone se non peggio.
Per i piloti di aereo, come per i giocatori di golf o i gestori di denaro che emergono o che sprofondano, la fortuna conta molto più del talento nella maggior parte dei casi e questo rende assolutamente normale un appiattimento delle prestazioni nel lungo periodo.
Tendiamo troppo spesso a ricercare spiegazioni in eventi che hanno tanto di casuale, perchè la nostra mente si sente confortata da ciò. Peccato che nella maggior parte dei casi si spendono parole o fiumi di inchiostro assolutamente inutili nel tentativo di spiegare fatto o eventi in cui la casualità domina ed in questo i media finanziari sono veramente degli esperti. Avere il coraggio di dire che l’economia italiana quest’anno va meglio perché semplicemente era andata male l’anno scorso sarebbe un atto di onestà intellettuale nei confronti dei cittadini, ma si sa, tutto ciò non farebbe audience e non porterebbe voti.
Altro esempio portato da Kahneman è quello degli sportivi che appaiono sulla copertina di Sports Illustraded e che solitamente l’anno successivo tendono ad avere performances mediocri. Se sono arrivati alla copertina hanno fatto qualcosa di eccezionale che, essendo appunto nettamente sopra la media, l’anno successivo tenderà a convergere verso la media stessa traducendosi in prestazione non altrettanto esaltanti.
Ci piacerebbe dare delle spiegazioni a questi fenomeni, ma in alcuni casi le cose sono più semplici di quello che pensiamo e fortuna/sfortuna giocano un ruolo determinante. Come dice Kahneman, quando un evento attira la nostra attenzione la memoria associativa ne cerca la causa, o meglio, l’attivazione si trasmette automaticamente a qualunque causa sia già immagazzinata in memoria.
Con questo non voglio negare il talento personale, anzi bisgona studiare continuamente per migliorarsi ed essere tra i migliori nel proprio campo. Certamente però quando ad alto livello troviamo tanti professionisti rimanere sempre al top è pressoché impossibile ed è normalissimo assistere a periodo buoni ed altri meno buoni.
Personalmente utilizzo la regressione verso la media in tante occasioni. Quando faccio trading ma anche quando ribilancio il portafoglio di investimento di lungo periodo. Sapendo che questo semplice gesto devo compierlo ogni 9-12 mesi, disegnando una semplice retta di regressione a 1-2 deviazioni standard sugli indici che sto analizzando, cerco di attendere il momento in cui i prezzi toccano uno degli estremi per vendere o comprare sfruttando in questo modo eventuali eccessi di rialzo/di ribasso.
In conclusione possiamo dire che se c’è un gesto di buon senso che ognuno potrebbe fare, quello è certamente quello di riconoscere l’esistenza del processo di regressione verso la media, un fattore che coinvolge quotidianamente le nostre vite lavorative e private.
Lettura consigliata: Daniel Kahneman – Pensieri lenti e veloci