By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 23 Febbraio, 2017|

Da oltre trent’anni sono un appassionato di motociclismo ed ho avuto la fortuna di poter guidare diverse marche e modelli di moto. Negli ultimi anni ho approcciato il turismo fuori strada, meglio conosciuto come turismo adventuring e adatto alle così dette maxi-enduro. Consapevole che avevo bisogno di sviluppare le mie capacità ed essere più confidente a guidare una moto di oltre 250 kg su strade non asfaltate, mi sono iscritto ad un corso specifico. Il mio amico ed istruttore Marcello Romano della Maxi Enduro Off Road Academy, mi ha insegnato molte cose, ma una la ritengo fondamentale. Mi dice sempre: “tieni alto lo sguardo non guardare ad un metro dopo la ruota altrimenti il tuo cervello non registra gli ostacoli davanti a te, non si prepara per tempo ed alla terza difficoltà vai nel panico e cadi!”

Ecco perché è importante focalizzarsi sui mega-trend e loro sub-trend al posto di provare a fare il trader di breve termine. Guardare lontano ci fa valutare opportunità e pericoli in modo più lucido; guardare vicino aumenta la possibilità di panico ed errore.

Investire con conoscenza è meglio che tirare la monetina

Se traduciamo tutto questo sui mercati finanziari qui sotto è rappresentato il classico processo decisionale di un normale investitore che non è dotato dell’esperienza necessaria e degli strumenti che servono per navigare i mercati di oggi. Spesso tale investitore permette alle sue emozioni di governare le decisioni, seguendo spesso le tendenze di moda o raccomandazioni senza fondamento.

“I mercati finanziari sono uno strumento per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti” Warren Buffet

A quelli che vogliono investire nei mercati finanziari dico sempre che devono puntare al medio lungo periodo (5-7 anni) per i loro investimenti; molti mi rispondono citando John Maynard Keynes che “nel lungo periodo siamo tutti morti” ed io ribadisco “… sì, ma nel breve viene il panico a molti”!!

Come faccio a mantenere lo sguardo all’orizzonte

Una volta appurato che cercare di prevedere i movimenti delle valute, dei tassi di interesse e delle azioni nel breve e brevissimo periodo è un esercizio nel quale l’investitore medio esce praticamente sempre sconfitto, meglio focalizzarsi sui cicli strutturali che per loro natura sono di lungo termine, meglio conosciuti come mega-trends. Questo ci aiuta a non trasformarci in aspiranti trader di breve periodo con ridottissime possibilità di successo e soprattutto a non farci sopraffare dal panico di breve periodo in quanto dotati di una conoscenza che ci fa guardare lontano. Prendiamo ad esempio uno dei mega-trend ampiamente riconosciuto come il declino del potere di spesa della classe media. Il lato positivo della conoscenza di questi mega-trend sono che sono certi di accadere, o stanno già accadendo, e che sicuramente avranno un significativo impatto sulla valutazione degli asset finanziari. Il lato negativo è che la pura conoscenza dell’esistenza di questi mega-trend non mi aiuta a prevedere cosa succederà alle azioni o obbligazioni nelle prossime settimane.

A questo punto entrano in scena i sub-trends che derivano direttamente dal mega-trend e la cui materializzazione è estremamente probabile. Riprendiamo declino nel potere di spesa della classe media che riduce direttamente il PIL (crescita) di un paese; come conseguenza il governo sarà costretto ad un certo punto a mettere più enfasi sulla politica fiscale (spesa pubblica) rispetto a quella monetaria (leggasi il QE o politiche monetarie espansive non avranno più effetto). Tra l’ampio spettro di implicazioni una delle più ovvie è l’aumento della spesa pubblica (politica fiscale) per investimenti in infrastrutture; questo diventa un sub-trend che può essere sfruttato attraverso diversi strumenti finanziari di investimento.

La conoscenza e consapevolezza dell’esistenza di mega-trends è lo strumento più potente di cui possiamo dotarci per mantenere lo sguardo sugli obbiettivi di medio/lungo periodo dei nostri investimenti e oltrepassare in tranquillità la volatilità di breve che spesso è quella che ci fa prendere decisione sbagliate.

Funzione fondamentale del consulente è quella di stimolare l’investitore ad alzare lo sguardo e guardare lontano, a mostrargli i mega-trends e rassicurarlo che li stiamo sfruttando attraverso gli investimenti che si trovano in portafoglio. Non investiamo nel breve periodo, è equivalente a tirare una monetina e quindi a percentuali di successo prossime al 50%; questo non è investire ma un gioco statistico! Se vogliamo avere percentuali di successo più alte dobbiamo dotarci di più tempo e questa è una regola dalla quale non possiamo esimerci. Avere tempo e sapere dove vogliamo andare ci dà la tranquillità di non prendere decisioni affrettate, di sapere riconoscere i rischi e le opportunità e quindi alzare notevolmente le nostre possibilità di successo.

“Il rischio è la conseguenza di non saper cosa si sta facendo” Warren Buffet

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