Creare una pensione minima per il nostro futuro non richiede grandi sforzi. E’ sufficiente comprendere alcuni concetti base della finanza personale ed applicarli con la consapevolezza che il tempo sarà dalla nostra parte.
Nel 2021 il livello di pensione minima annua che eroga lo Stato italiano a chi ha diritto a questa forma di assistenza è di poco inferiore ai 7mila euro. Poco più di 580 euro al mese.
Qualche anno fa uno dei tanti esecutivi passati da queste parti aveva fatto trapelare la possibilità di assicurare ai giovani lavoratori assegni minimi di pensione a partire da 650 euro qualora la carriera non avesse permesso il versamento di contributi previdenziali sufficienti. Nulla è stato fatto, ma il problema c’è ed è anche bello grande.
Ogni problema ha però una soluzione. Basta studiare le cose giuste e metterle in pratica.
Premesso che dire 650 euro nel 2021 non è la stessa cosa di dire 650 euro nel 2071 (+70 anni) per effetto dell’inevitabile erosione del potere d’acquisto creato dall’inflazione, avere la certezza del diritto previdenziale in Italia richiede sicuramente una buona dose di fiducia.
Allora perché non ci creiamo da soli un assegno minimo di mantenimento?
Basta una semplice simulazione per comprendere che in fondo ottenere questo risultato non è poi così complicato.
Ipotizziamo di investire per 45 anni a partire dall’età di 25 anni (quindi arriviamo a 70 anni) 100 euro al mese aumentati del 2% ogni anno per compensare l’inflazione. Ipotizziamo anche un rendimento netto annuo medio del 3%.
La capitalizzazione composta degli interessi ci porterà in dote all’età di 70 anni circa 166mila euro.
A questo punto facciamo una seconda simulazione.
Supponiamo che dall’età di 70 anni preleveremo 650 euro ogni mese investendo il montante residuo ad un tasso netto reale del 1% (rendimento nominale meno inflazione),
Quel capitale si esaurirà dopo 25 anni, ovvero all’età di quasi 95 anni.
Siamo sopra l’età media di vita e quindi con un discreto margine di sicurezza. Avremo ottenuto il minimo indispensabile senza chiedere nulla a nessuno.
Per il motivo indicato poco fa i 650 euro nominali di oggi saranno assolutamente insufficienti fra 45 anni e perciò il consiglio furbo è quello di aumentare il risparmio periodico.
Applicando un aumento annuale del 2% il nostro capitale manterrà il suo potere d’acquisto e non ci ritroveremo con brutte sorprese.
Chi fa da sé fa per tre e questo esempio lo dimostra.