By |Categorie: Risparmio|Pubblicato il: 10 Giugno, 2019|

Tempo e rendimento sono due dei più importanti pilastri di ogni buon piano di investimento finalizzato al raggiungimento di un obiettivo. Tempo e rendimento non sempre ci sono amici e quindi dobbiamo comprendere pregi e difetti di ognuno di loro per non vedere distrutti tutti i nostri progetti di vita. La strada per raggiungere la mitica quota dei primi 100mila euro, con qualche accorgimento furbo potrebbe poi non essere così tortuosa. La strada per raggiungere i successivi 100 mila euro sarà una gradita sorpresa.

Tempo, quasi sempre un amico dalla nostra parte

Il tempo è un nostro amico nella fase iniziale di ogni piano di investimento. Lo vediamo con un certo timore nella parte centrale. Ci impaurisce nella parte finale. Nel capitolo 11 del libro “Come investire il mio primo euro” ho definito il tempo come il miglior alleato di un investitore. Con tanto di dimostrazioni pratiche del perché questa affermazione è assolutamente vera. Purtroppo non sempre compresa e fonte di nervosismo o delusione.

Il motivo di questi sentimenti controversi è ovvio. Ogni negativa oscillazione nel valore dei nostri investimenti mette in discussione tutto ciò che abbiamo accumulato pazientemente fino a quel momento.

Da qui nasce il consiglio che il buon senso impone a coloro che accantonano soldi per il periodo della pensione. Ridurre gradualmente il rischio dell’investimento.

Un consiglio non sempre corretto e opportuno perché va sempre contestualizzato.

Se ad esempio non abbiamo intenzione di consumare tutto il nostro capitale durante la pensione lasciando quello che avanza agli eredi, perché dovremmo preoccuparci delle oscillazioni di mercato?

Quando riusciamo ad accumulare i nostri primi 100mila Euro di capitale si sommano un misto di soddisfazione e depressione.

Soddisfazione perché sono tanti soldi che ripagano gli enormi sacrifici fatti. Depressione perché per arrivare a quel risultato abbiamo impiegato un sacco di tempo rinunciando a consumi sicuramente non essenziali, ma che in quel momento potevano non sembrare tali.

C’è però una buona notizia.

I 100mila successivi richiederanno meno soldi e tempo per essere raggiunti

Raggiunto il traguardo dei 100 mila euro, per raggiungere i 100mila successivi serviranno meno soldi e meno tempo se manterremo costante il tasso di risparmio e il rendimento. E per i 100mila successivi tempo e capitale necessari per arrivare all’obiettivo saranno ancora meno.

Vediamo un esempio per chiarire meglio il concetto.

Se risparmiamo 10mila euro all’anno e li investiamo ottenendo un rendimento medio annuo del 5%, serviranno poco più di 8 anni per raggiungere il primo traguardo dei 100mila euro.

Continuando così, ovvero 10mila euro di risparmio annuo investito al 5% di rendimento annuo, il passaggio da 100mila a 200mila eur impiegherà due anni in meno per percorrere la stessa distanza.

L’eccezionale macchina della capitalizzazione composta degli interessi si è messa all’opera.

Per incrementare il nostro capitale di 100mila euro è servito il 30% del tempo in meno rispetto ai primi 100mila.

Per arrivare a 300mila euro, sempre a parità di ipotesi, il tempo impiegato per raggiungere l’obiettivo sarà di circa 4 anni e mezzo.

In questo caso il tempo necessario per creare 100mila eur aggiuntivi richiede il 45% del tempo in meno rispetto alla durata del viaggio dei primi 100mila.

La tabella che segue mostra come la progressione si fa impressionante man mano che passa il tempo.

quanto tempo ci metterò i miei primi 100 mila euro

Mi spiace rovinare l’idillio ma è mio dovere ricordare a tutti che questa è una simulazione e difficilmente il sentiero si presenterà così lineare.

I bei tempi andati delle obbligazioni sicure al 5% sono un ricordo e come ben sappiamo più rischio = più volatilità.

E più volatilità significa pagare un costo maggiore oltre che essere esposti agli effetti non sempre benefici della sequenza dei rendimenti.

Altro appunto che mi sento di dover fare per onestà intellettuale è quello legato all’effetto inflazione che naturalmente limerà il potere d’acquisto del denaro accumulato dopo X anni.

Il succo della questione però è sempre quello.

A ognuno la sua combinazione magica di risparmio, tempo e rischio

Aumentando il risparmio (certezza) e aumentando il rendimento (incertezza), lo sforzo per ottenere un incremento di ricchezza è sempre più basso man mano che passa il tempo.

Troppo alto il 5% di rendimento medio? Nessun problema, lo abbassiamo al 3% utilizzando questo numero nella prossima simulazione come tasso reale netto obiettivo.

Se riduciamo però l’effetto interesse sul capitale dobbiamo aumentare inevitabilmente il risparmio annuale per cercare di mantenere un passo simile a quello precedente.

Quindi possiamo permetterci di rischiare di meno se però rinunciamo a qualche consumo in più oggi. Banale ma efficace.

Una combinazione di 15mila eur risparmiati con un rendimento annuo medio del 3% ci permetterà di impiegare meno tempo per raggiungere i primi 100mila euro, circa 6 anni.

Man mano che saliremo le differenze temporali si assottiglieranno e il traguardo del famoso milione di euro sarà raggiunto in circa 37 anni, solo qualche mese in più rispetto alla simulazione precedente.

quanto tempo ci metto fire

Le tabelle non vi piacciono? Un grafico esprime ancora meglio il concetto.

Quanti anni ci metterò a mettere da parte X euro risparmiando 15mila euro con un rendimento medio annuo del 3%? Ecco la risposta al quesito.

parabola della ricchezza

Buon risparmio a tutti e cercate di non rovinare l’amicizia più preziosa che esiste in finanza, quella con il tempo.

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