By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 29 Novembre, 2021|

Ogni volta che l’anno nuovo si avvicina arrivano anche i classici buoni propositi per il successivo.  Tempo di bilanci e di progetti e, come spesso accade, alla voce risparmiare di più e investire meglio ci ritroviamo in tanti. Il problema è che non viviamo in una campana di vetro. Veniamo bombardati dal “rumore” di notizie finanziarie nove volte su dieci inutili per il nostro benessere finanziario, che quotidianamente condizionano la nostra mente e quindi le nostre scelte finanziarie.

Siccome ascoltare cosa dicono altri che riteniamo  più esperti e autorevoli di noi  è più semplice che ragionare cercando soluzioni complesse, le scuse per non investire in certi momento della nostra vita fioccano copiose.

Ne ho selezionate 10, ma se volete aggiungerne altre nei commenti sarò ben lieto di integrare.

Non investo perchè

  1. I soldi adesso mi servono per acquistare l’auto o lo smartphone o il viaggio della prossima estate. Quindi non posso assolutamente investire. E poi l’anno prossimo forse mio figlio comprerà casa.
  2. I mercati finanziari sono troppo rischiosi. Non voglio perdere i risparmi di una vita con questo investimento non garantito.
  3. Investire in borsa è troppo complicato e io non voglio mettere i miei soldi su cose che non capisco
  4. Il treno buono sui mercati è già passato, investire oggi è troppo rischioso dopo una salita così forte
  5. Tizio piuttosto che Caio (che è un esperto di finanza) mi ha detto che non è questo il momento buono per investire soldi
  6. Il timing è fondamentale quando si investe. Alla prima correzione di un certo tipo compro.
  7. Se proprio devo investirò su quell’azienda che conosco molto bene.
  8. Sono convinto che siamo in una bolla speculativa. Arriverà una grande crisi finanziaria e quindi meglio stare alla finestra e non investire.
  9. A fine anno c’è poca liquidità sui mercati. Sell in May and go away. I volumi sono troppo bassi.
  10. Non ho abbastanza soldi per investire in questo momento.

Ogni decisione presa su come utilizzare il nostro denaro ha delle conseguenze.

Anche non investire il denaro ne ha.

Rinunciare a consumi (spesso inutili) oggi per avere a disposizione un capitale più ampio da spendere in futuro è una scelta personale.

Non è garantito che il capitale futuro diventerà più consistente di quello presente. Questo dipende dalle nostre scelte di investimento, ma non fare nulla ci sottoporrà inevitabilmente alla perdita di potere d’acquisto generata dell’inflazione.

A fine novembre 2021, investire nelle borse mondiali con un ETF ha trasformato 10 mila € in 38 mila € nell’arco di 10 anni (rendimento annuo composto del 14%).

Se i soldi non lavorano, semplicemente evaporano

Non investire i propri soldi lasciandoli depositati su un conto corrente bancario a remunerazione zero avrebbe portato a una perdita di potere d’acquisto di circa lo 0,8% all’anno (inflazione media italiana nel periodo 2011-2021).

Questo significa che quell’oggetto che potevamo acquistare a 10 mila € nel 2011 oggi costa quasi 1000 € in più.

Negli ultimi 22 anni abbiamo visto tanti fenomeni di “correzione” in borsa con tre cosiddetti bear market, ovvero cali superiori al 20%. Due particolarmente brutali che hanno dimezzato il valore dei principali indici azionari mondiali.

Dopo 22 anni, nonostante tre graffi dell’orso, 10 mila € investiti su un indice azionario globale convertito in euro si sono trasformati in oltre 38 mila € (rendimento annuo composto del 6,2%).

Investire nelle singole azioni o obbligazioni da inizio secolo non solo non ci avrebbe permesso di salire sul famoso treno, ma al contrario ci avrebbe esposto al rischio di ritrovarci con carta straccia di nome Alitalia, Parmalat, Cirio, Enron, Lehman, Worldcom, Chrysler. E mi fermo qui anche se la lista sarebbe molto più lunga.

Vero, avremmo anche potuto diventare ricchi acquistando Amazon o Apple quando nessuno le conosceva. Ma chi può sapere oggi qual’è il titolo quotato in borsa che moltiplicherà per 10, 100 o 1000 il suo valore nel prossimo ventennio?

Un indice di borsa non andrà mai a zero. Per una singola azione o obbligazione il rischio invece esiste.

Investendo dai 25 anni di età 300 euro al mese per 40 anni ad un rendimento annuo composto del 8% avremo molto probabilmente 1 milione di euro tutto per noi nel 2061. Nel mezzo ci saranno annate negative e annate positive, esattamente come negli ultimi 40 anni di borsa.

Pensiamo veramente che la nostre capacità di prevedere dove sarà la borsa fra 3 mesi potrà influenzare il risultato di 480 mesi di investimento?

Poche scuse e pedalare diceva spesso un mio vecchio allenatore.

Lo stesso si potrebbe dire per quei risparmi che continuiamo ad accumulare senza farli lavorare adeguatamente per produrre ricchezza.

Buon investimento a tutti.

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