Sul rendimento futuro generato dal completamento di un corso di studi universitario i dibattiti si sprecano perché è difficoltoso mediare tra specializzazioni (e quindi professioni future) molto diverse tra loro anche in termini di stipendi erogati.
Quando si fa un investimento il rendimento atteso è una delle variabili fondamentali da conoscere per capire se il costo che si andrà a sostenere sarà ragionevole oppure no.
Nessuno farebbe investimenti se il ritorno previsto fosse zero o inferiore a zero.
Chiaramente sul percorso di studi dei figli entrano in gioco altre variabili (economiche, demografiche, caratteriali per esempio), ma queste a priori diventano difficilmente prevedibili e non possono incidere nella scelta di investire comunque sulla formazione.
Alcuni anni fa Bankitalia ha pubblicato uno studio in cui indicava la percentuale del 8,9% come rendimento medio annuo generato dalla spesa per istruzione nei periodi successivi al completamento del percorso di studio.
Recentemente la più grande società mondiale di gestione dei fondi indice Vanguard, ha evidenziato con una serie di grafici, il vantaggio in termini di reddito che hanno accumulato i ragazzi americani arrivati al termine di un percorso di studio universitario.
I laureati arrivano a guadagnare il doppio dei diplomati ed il tasso di disoccupazione è pari a meno della metà.
Pare proprio un buon investimento, ma quanto costa?
Il Sole 24 ore offre in tal senso un buon servizio di simulazione del costo che si andrebbe ipoteticamente a sostenere per un ciclo di studio universitari in Italia.
Rette, spese per materiale didattico, costo dei pranzi, ma anche affitti, tutte insieme queste voci fanno una bella cifra che ognuno potrà simulare e personalizzare in base al luogo di residenza ed il reddito.
Interessante anche la possibilità di poter indicare il numero di anni che mancano alla partenza degli studi, questo per tener conto dell’inflazione nel futuro costo che andremo a sostenere.
Ho provato a fare una simulazione tipo per uno studente fuori sede proveniente da una famiglia con reddito medio che decide di frequentare la Cattolica di Milano. Ecco il risultato.
A questo punto conosciamo il costo (circa 50 mila euro) ed il rendimento atteso dell’operazione “studio”. Possiamo pianificare nel tempo da bravi genitori l’accantonamento del capitale necessario a sostenere l’investimento.
La simulazione appena presentata vuole essere di aiuto nella costruzione di un piano di investimento da parte di genitori che cominciano fin dal primo anno di nascita del figlio ad accantonare le somme necessarie tenendo conto del “vento contrario” esercitato dall’inflazione nel corso dei periodi futuri (nell’ipotesi presentata il costo lievita di oltre il 40% per il solo effetto inflazione). L’obiettivo è quello di avere a disposizione poco meno di 50 mila euro fra 18 anni quando nostro figlio si iscriverà all’Università.
La tabella che segue simula il risparmio mensile che dovremo accantonare fin da subito per raggiungere la cifra desiderata al compimento della maggiore età di nostro figlio stimando un rendimento medio del 5% annuo.
Questo numero è generato dalla stima dei rendimenti ipotetici di un investimento 60% azioni 40% obbligazioni, una stima basata sui ritorni medi reali americani (quindi al netto dell’inflazione) nel periodo 1900-2020 (fonte Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2021).
Con circa 140€ messi da parte ed investiti in questo modo ogni mese e fin dalla nascita di nostro figlio l’obiettivo verrebbe raggiunto allo scoccare del diciannovesimo anno di età. Bingo!
Ok l’esercizio si conclude qui.
Avete fatto una pianificazione finanziaria di massima con obiettivo finale. Poi arriverà il momento di definire strumenti ed asset allocation utili al raggiungimento dello scopo, ma di questo parleremo in altri articolo.
Portando avanti con costanza questo piano di investimento avrete assicurato ai vostri figli un periodo di studi sereno e senza ostacoli e voi non vi farete trovare impreparati nel momento decisivo. Buona fortuna!