Creare un piano di investimento rappresenta la pietra probabilmente più importante sulla strada che porta al raggiungimento di un obiettivo di natura finanziaria.
Buy and hold e market timing sono due concetti che gli investitori hanno sentito spesso nominare da consulenti o trader per giustificare la bontà dell’uno o dell’altro metodo di investire i risparmi.
Entrambi hanno fallito alla prova dei mercati finanziari degli ultimi anni e soprattutto mostrano dei limiti nella gestione del rischio qualora si intenda programmare un piano di investimento di lungo periodo.
Il buy and hold è uscito ridimensionato dai due feroci mercati ribassisti della prima decade del secolo (2000 e 2008).
Il market timing non può necessariamente trovare una larga diffusione per la difficoltà di poterlo sfruttare con continuità.
Entrare e uscire nel momento giusto del mercato necessita grandi capacità (ed un po’ di fortuna) nel prevedere minimi e massimi primari, cosa ovviamente molto complicata che richiede disciplina. Anche i grandi trader faticano con continuità a rimanere disciplinati con continuità, figuriamoci un piccolo investitore. E poi diciamo tutte le cose fino in fondo. Ormai diverse evidenze accademiche hanno dimostrato che è pressochè impossibile fare meglio del mercato nel lungo periodo.
Allora qual è l’alternativa che rimane all’investitore medio? Un piano di investimento disciplinato.
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Le tre componenti principali che caratterizzano un piano di investimento ben progettato sono talmente semplici che non richiedono competenze da trader o da analista fondamentale, bensì una buona dose di buon senso e costanza.
Piani di accumulo regolari, ribilanciamento e automazione, ecco la triade che vi permetterà di creare un progetto di investimento di lungo periodo con maggiore serenità ed efficacia.
I Piani di Accumulo (di cui abbiamo già parlato qui) rappresentano un ottimo compromesso per ottimizzare rischio e rendimento.
Possono risultare perdenti nel lungo periodo rispetto al buy and hold quando la tendenza rialzista diventa molto accentuata e persistente.
Non appena l’incertezza o la lateralità si affaccia sul mercato ecco che il risparmio fatto crescere attraverso il PAC recupera la distanza in termini di rendimento (e minor rischio) rispetto al buy and hold.
Nell’incertezza l’una e l’altra strategia possono convivere all’interno di un piano.
La seconda colonna portante di un buon piano di investimento è rappresentata dal ribilanciamento. Ne abbiamo parlato diffusamente qui dimostrando come una semplice opera di revisione periodica del portafoglio mantiene efficiente il portafoglio di investimento nel tempo.
Il terzo ed ultimo concetto che dovrebbe sempre far parte di piano di investimento disciplinato è quello dell’automazione dell’investimento di cui abbiamo parlato qui.
Uno dei principali problemi dell’investitore moderno è legato al comportamento soggettivo. La percezione del rischio cambia a in base al contesto nel quale si vive, con euforia nelle fasi di forti rialzi e depressione in quelle di accentuato ribasso. Tonnellate di carta sulla finanza comportamentale sono già state messe sul mercato dell’editoria da tempo. Se volete consultare qualche libro efficacie sul tema visitate la nostra libreria sempre aperta.
Tutto questo porta l’investitore ad essere spesso dal lato sbagliato del mercato vendendo a prezzi bassi e comprando a prezzi alti.
Automatizzare il processo di investimento elimina questo rischio di distorsione e di deviazione da quel piano che con tanta accuratezza abbiamo progettato fin dall’inizio.
Eliminiamo ogni emozione ed ogni desiderio di intrometterci nel processo di investimento e i risultati saranno decisamente migliori.
Per fare ciò investiamo su basi periodiche (PAC), possibilmente ribilanciando il portafoglio sfruttando i benefici dell’automazione del processo.
Ovviamente non finisce qui. Servono altre componenti per far girare a regime il motore del nostro piano compreso il fattore fortuna. Una buona dose di realismo nell’immaginare i nostri obiettivi è un altro fattore importante. Un consulente finanziario privo di conflitti di interesse che possa consigliarci al meglio nelle scelti presenti e future. Avremo modo di riprendere questi temi.
Il piccolo risparmiatore può già ora cercare comunque di sfruttare queste tre potenti leve nel modo meno costoso possibile per far crescere in modo efficiente i propri risparmi e garantirsi il probabile successo del piano di investimento e quindi il raggiungimento degli obiettivi.
Vi chiedo se fornite consulenze per costruire un piano di investimento.
Grazie