By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 30 Dicembre, 2014|

i gestori sanno prevedere i ribassi dei mercati?

Sulle difficoltà che hanno i fondi nel battere gli indici nel lungo periodo se ne parla ormai da anni, ma è un luogo comune, anche tra la clientela privata, quello di accreditare ai gestori una maggior capacità di protezione del capitale dai ribassi dei mercati. Se alla credenza popolare tipo “il gestore conosce il mercato” oppure “il gestore ha informazioni rilevanti prima degli altri”, non si oppongono dei numeri, diventa difficile smontare questa convinzione che pervade la mente degli investitori medi.

Se però i fondi a gestione attiva sottoperformano nel lungo periodo gli indici benchmark è assai probabile che questo accada sia nelle fasi di rialzo che di ribasso.
Ovviamente esistono le eccezioni (ed è giusto evidenziarlo), ma la tabella che riportiamo qui sotto è impietosa. L’articolo apparso su Etfguide.com prende a riferimento i due recenti bear market azionari, quello del 2000-2002 e quello del 2008.

fondi e bear market
Il numero riportato sotto la data indica per ciascuna categoria la percentuale di fondi battuti dall’indice di riferimento. Ad esempio nel 2008 i fondi appartenenti alla categoria Small cap sono stati battuti dall’indice S&P Small Cap 600 nel 83.8% dei casi. Va un po’ meglio sulle large cap, ma pur sempre più della metà dei gestori è stata battuta dall’indice nella fase di bear market.
Risultati analoghi li vediamo nel bear market del 2000-2002. L’unica categoria che mostra dei numeri “decenti” è quella del Large Value dove i gestori che si sono fatti battere dal benchmark risultano essere meno del 40% in entrambi i casi.

Ovviamente esistono fondi e gestori capaci di muoversi bene nelle fasi correttive di mercato e che probabilmente rientrano tra i vincenti in entrambi i momenti negativi, ma la statistica rema contro.
Intanto non abbiamo la certezza che si ripeteranno (e per me questo significa “scommessa”); allo stesso modo vale sempre la pena di ricordare come la finanza è un gioco dove c’è un vincitore ed un perdente. Ad un investitore che guadagna ce ne sarà sempre uno che perde, qui non si scappa. Individuare il gestore che sta sempre dalla parte vincente richiede una buona dose di fortuna ed anche dopo averlo individuato bisogna che lo stesso si ripeta sistematicamente tempo e la cosa non è scontata (vedi I gestori di fondi attivi sono bravi o fortunati?)

Comunque una cosa la possiamo dire. Se anche i gestori di fondi sono dei ben informati, l’informazione che arriva loro in anticipo evidentemente non deve essere sfruttata in modo così efficace e non lo dico io, lo dicono le statistiche.

Fonti: Worst performance for stock pickers in 30 years?Here’s what do about it – Etf Guide

Leggi anche: I gestori di fondi attivi sono bravi o fortunati?

                        L’investimento attivo è un gioco a somma zero? No peggio!

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