By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 24 Luglio, 2015|

burLa legge di Murphy è una regola che bene o male nella vita tutti quanti abbiamo avuto modo di vederla applicata. “Se qualcosa può andare male allora andrà male”, questo il primo assioma di Murphy e dall’esempio della fetta imburrata che cade dal tavolo sempre dal lato imburrato appunto, alle code in autostrada che ci costringono sempre in quella più lenta, tutti quanti abbiamo pensato almeno una volta che il mondo ce l’avesse con noi.
Perché il parallelo con la finanza? Perché a tutti sarà capitato di essere indecisi se acquistare Unicredit piuttosto che ENI o America piuttosto che Europa o ancora azioni piuttosto che obbligazioni e regolarmente, dopo 1 ore, 1 giorno o una settimana vedere l’asset da noi comprato scendere mentre l’altro salire. A quel punto un istinto di persecuzione ci assaliva.

In realtà Murphy e i mercati finanziari hanno molto in comune.

Quando fate la fila al supermercato e ci sono due casse aperte avete il 50% di probabilità di prendere quella più lenta, se poi apre un’altra cassa le probabilità salgono al 66%, se poi apre una quarta al 75%, tutto ovviamente a parità di efficienza e velocità delle cassiere.

Anche scegliere la fila più corta non necessariamente è un vantaggio, la cassiera potrebbe essere più lenta o il cliente avere due carrelli bombati di merce e potreste vedere passare davanti a voi coloro che hanno preferito la fila a fianco. Insomma ci sono tante variabili che non possiamo controllare (la rottura della cassa o del rullo per esempio) esattamente come in borsa.

Quando al mattino decidete di comprare un azione avete il 50% di probabilità di azzeccarci (qualche punto in più se siete bravi analisti tecnici). Sappiamo poi che il gioco non è mai a somma zero e, tolte tasse e commissioni, le probabilità di vittoria si restringono per il solo fatto che partiamo da più indietro.

Come già diverse volte in questo blog abbiamo scritto dovete concentrarvi su quello che potete controllare. Costi e tasse, diversificazione di portafoglio, evitare il trading selvaggio giornaliero.

Come disse anni fa in un intervista a Jason Zweig l’esperto di legge di Murphy il professor Robert Matthews, l’unico modo per un piccolo investitore di contrastare la legge di Murphy è cercare di aggirarla. Avere tutto il possibile sotto un ragionevole controllo è il solo modo per aumentare le probabilità che, se le cose devono andare bene, allora andranno bene.

Leggi anche: Concentratevi su cosa potete controllare

Lascia un Commento