Siamo molto felici di dare il benvenuto agli autori del blog Saltomentale.it che ogni tanto condivideranno con noi quelle “idee che cambiano la prospettiva”, come indica il payoff di uno dei blog di finanza personale più interessanti e originali nel panorama italiano.
Buona lettura.
Le 5 regole per investire senza rimpianti
Investire i propri soldi può essere molto gratificante, ma anche fonte di stress o di rimpianti, specie quando i mercati sono volatili o quando gli investimenti non vanno come previsto.
Tuttavia, ci sono alcune cose che possiamo fare per sentirci più sicuri delle nostre scelte. In questo articolo, esploreremo alcuni consigli e strategie per investire con maggiore fiducia.
E’ importante sottolineare che investire comporta sempre un certo grado di imprevedibilità nei risultati finali e che non ci sono garanzie di successo. Queste semplici linee guida aiutano solo a prendere decisioni più informate ed aumentare le probabilità di soddisfazione nel lungo periodo.
1) Ridurre gli errori
Non possiamo che cominciare dall’ovvio: meno sbagliamo e meno avremo rimpianti.
Ci sono una serie di errori classici che possiamo commettere, tutti già indagati a fondo in questo blog. Ecco alcuni su cui voglio mettere l’accento.
Non avere chiari i propri obiettivi.
Si parte sempre da quelli, così come per fare una gita in montagna si parte dalla scelta della meta. Nel caso degli investimenti, è cruciale definire in modo esatto qual è il proprio obiettivo e solo dopo andare a definire il portafoglio e gli strumenti più adatti. C’è una enorme differenza tra l’investire per la libertà finanziaria o l’acquisto di una nuova automobile.
Investire denaro di cui si potrebbe aver bisogno a breve.
L’alleato migliore dell’investitore è il tempo, se non ne abbiamo rischiamo cocenti delusioni. In questo caso, è bene non investire in strumenti rischiosi il denaro di cui potremmo aver bisogno a breve. Se possiamo farne a meno del tutto, ancora meglio.
Non avere familiarità con ciò in cui investiamo.
Non è necessario conoscere a menadito il conto economico delle aziende di cui siamo azionari, ma almeno sapere che cosa sia un’azione, cos’è un ETF, quali sono le peculiarità di un ETF obbligazionario. In un negozio di tecnologia non acquisteremmo mai una scatola contenente un oggetto di cui non conosciamo le funzionalità, no?
Conoscere solo una manciata di nozioni è ugualmente problematico: “All’uomo che sa usare solo il martello tutto sembra un chiodo.” Serve avere una discreta conoscenza degli strumenti nella nostra cassetta degli attrezzi, altrimenti chiediamo aiuto a qualcuno che li conosce di professione.
Investire seguendo le emozioni.
C’è un posto per le emozioni nella vita di ognuno di noi. Gli investimenti non sono quel posto. La pancia, il sesto senso, i Tweet del tal guru sono tutte indicazioni inaffidabili. Nella gestione dei propri soldi la razionalità dovrebbe farla da padrona.
Un errore subdolo è quello di crearsi aspettative sbagliate sugli investimenti.

To the moon. Foto di Ganapathy Kumar.
2) Avere aspettative adeguate
Anche facendo le cose giuste si potrebbe non ottenere i risultati sperati. Per questo è importante avere aspettative ragionevoli.
Non esistono ritorni stratosferici con strumenti sicuri, né guadagni facili e veloci a basso rischio, né ritorni annuali costanti e senza oscillazioni.
Queste sono illusioni.
In generale: più alto il potenziale rendimento e più alto è il rischio, più veloce il ritorno, più diventa possibile il fallimento e soprattutto non c’è nulla di costante, ci saranno periodi di stress, bisogna aspettarseli.
Ogni investimento ha un rischio connesso. Per capirlo meglio è importante studiare il passato: come si è comportato un portafoglio in certe condizioni? Qual è stato il massimo ribasso nel suo valore? In quanto tempo è stato recuperato? Queste sono solo alcune domande a cui i dati storici possono rispondere e che noi, come investitori, dovremmo sempre voler conoscere.
Aggiustare le proprie aspettative ci permette di mantenere la rotta tracciata.
3) Fare meno sacrifici
Un trucco che ho imparato facendo il padre: più fai sacrifici, più ci resti male quando qualcosa non va come speravi.
Se ad esempio, con grande fatica e dispendio monetario porto la famiglia a Disneyland, che peraltro detesto, come posso prenderla bene se una volta lì mia figlia mostrerà segni di noia o nervosismo? E se non dovesse affatto piacerle? Meglio allora fare qualcosa più in sintonia con i miei gusti e che faccia piacere a tutta la famiglia, dopotutto il sacrificio, di suo, non ha alcun valore.
Lo stesso vale negli investimenti. Se facciamo troppe rinunce per racimolare i soldi da investire e questi non rendono come speriamo ne saremo delusi e demotivati.
A mio parere, per investire felicemente è importante risparmiare senza fatica, così da poter usare il surplus in modo razionale e con le giuste aspettative, senza paura.
4) Ridurre le azioni
In Nudge, Richard Thaler ha colto un semplice principio: possiamo sfruttare l’inerzia a nostro vantaggio. Basta avere buone scelte predefinite.
Cosa significa? Significa, ad esempio, non controllare troppo spesso l’andamento degli investimenti. Cosa può cambiare della nostra strategia in una settimana? Crediamo forse di prendere una buona decisione il venerdì pomeriggio, o durante la pausa pranzo in ufficio? Evitiamo.
Evitiamo anche di sommergere noi stessi con troppe notizie, non servono. Meglio concentrarsi su quello che sappiamo fare, il nostro lavoro, e, se proprio vogliamo giocare a lupo di Wall Street, almeno facciamolo solo con una piccola porzione dei nostri capitali.
Il resto lasciamolo lavorare senza toccarlo troppo.

Ecco un ottimo investitore. Foto di Aleksandar Cvetanovic.
5) Accettare l’errore
Quanto amiamo biasimare chi sbaglia, di questi tempi. E il capitano che schianta la nave sugli scogli, e il politico che non ha tenuto conto degli effetti della sua legge e il consulente che non ha previsto un 2022 disastroso (o che saggiamente è rimasto investito).
Non ci rendiamo conto di quanto male ci faccia questo continuo biasimare.
Fa male perché l’errore è l’ingrediente principale per l’apprendimento. Se non sbagli mai non stai imparando e se non impari non migliori.
Quando sbagliamo possiamo decidere se biasimarci, vergognarci, nascondere la testa sotto la sabbia oppure affrontare l’errore con serenità e diventare più saggi e preparati.
Per far ciò bisogna lasciar perdere il biasimo e la vergogna e prendere l’errore per quello che è: la consapevolezza che si può fare di meglio.
Tra l’altro, sbagliamo sempre. Sempre sempre sempre. Non c’è esattezza nei nostri comportamenti. Possiamo solo prendere la miglior decisione possibile tra le opzioni di cui siamo consapevoli, con le conoscenze attuali, ma un errore, per quanto piccolo, lo stiamo sempre commettendo senza saperlo.
È sapiente solo chi sa di non sapere — Socrate
Quindi meglio non fare i perfezionisti, bisogna accettare l’imperfezione ed agire. Perché investire decentemente subito è sempre meglio che investire alla perfezione tra 10 anni.