By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 14 Dicembre, 2014|

Alcuni mesi fa il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo focalizzato sulle basse aspettative di rendimento che in questo momento è in grado di fornire il mercato obbligazionario.

Il grafico presentato dal WSJ non sembra in effetti offrire grandi speranze. La storia del passato ci insegna come gli attuali livelli di rendimenti decennali americani (2,30%) rappresentano un buon indicatore del ritorno futuro annualizzato al quale gli investitori del mondo bond potranno ambire nella prossima decade.

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In un orizzonte temporale medio lungo il ritorno reddituale dell’investimento è rappresentato dai tassi di mercato presenti al momento dell’investimento.

In passato investire in un periodo in cui i rendimenti a scadenza decennale erano alti ha determinato nei 10 anni successivi performances elevate. Viceversa investire in bond in momenti come quello attuale in cui i tassi di interesse sono bassi, prevedibilmente determinerà al termine del decimo anno performances total return che non si dovrebbero discostare di molto dagli attuali rendimenti espressi dal mercato.

Questo non significa assolutamente che dobbiamo rinunciare all’investimento in bond. La decorrelazione con il mercato azionario rende questa asset class fondamentale per smussare il rischio di correzione dei mercati e la volatilità futura del nostro portafoglio di investmento.

Ovviamente la situazione attuale rende molto sottile il cuscinetto offerto dalle cedole in caso di rialzo dei tassi di interesse spiegando anche il basso ritorno decennale che un investitore di oggi può attendersi da un investimento obbligazionario. Non sappiamo però se la prossima decade ci riserverà tassi più alti o più bassi di quelli attuali.

Le strategie  da seguire potrebbero essere tre. Avviare un piano di accumulo su prodotti obbligazionari con duration lunghe in modo da catturare anche i rendimenti più elevati che il mercato potrebbe offrire in futuro per effetto di un rialzo dei rendimento. In questo modo vedremo accrescere il ritorno dell’investimento grazie al più elevato flusso cedolare.

L’altra possibilità è data dall’investimento di tutta la componente obbligazionaria ripartendola tra scadenze brevi, medie e lunghe, il cosiddetto laddering. Man mano che gli investimenti obbligazionari a scadenza ravvicinata vengono rimborsati potremo reinvestire a tassi di mercato (magari più alti). In questa maniera, indipendentemente dall’evoluzione futura dei tassi (che nessuno conosce), potremo mantenere un’esposizione equilibrata dell’investimento allineata ai tassi medi di mercato senza rinunciare ad un asset class fondamentale per l’efficienza del portafoglio.

Esiste anche una strategia alternativa al laddering, ovvero quella barbell o a bilanciere.

In questo caso verrà dedicata una buona fetta del portafoglio a investimenti obbligazionari a scadenza ravvicinata mentre il residuo verrà impiegato in bond con scadenza più lunghe a rendimenti più elevati.

Un commento

  1. ludwing 21 Marzo 2015 at 12:41 - Reply

    Buongiorno, tutti i suoi articoli sono interessanti, per un risparmiatore come me anche troppo, ma probabilmente lei desidera rivolgersi ad una platea molto vasta, dal piccolo che desidera comprare il fondo comune italiano che gli propinano allo sportello, al grande che fa trading stretto e che crede di conoscere i mercati come le sue tasche. Io, dopo 33 anni di esperienze, da medio investitore, ho visto e provato quasi tutto, le esperienze dolorose che ho vissuto, subite per troppa faciloneria nel dare fiducia a persone inadeguate, ne ho conosciute diverse, mi hanno fatto capire che guadagnare denaro con la finanza è molto difficile. In questo momento ho solo 4 fondi, 3 obbligazionari e 1 flessibile, tutti di una piccola sgr. di milano, nata nel 2011,molto nota nel web. Dopo 2 anni di questo asset, non hanno spostato una virgola dall’inizio, i risultati sono al massimo mediocri, anche per colpa mia, troppa prudenza, e un po per i costi che sopporto. ( vedere l’articolo di ieri sui costi di MILANO FINANZA ). Vorrei cambiare, ma cambiare è difficile, si può cambiare in peggio, pertanto rimango dove sono, osservando con invidia coloro che riescono avere risultati migliori di me. Per ora mi accontento di leggere i suoi splendidi articoli. Cordiali saluti.

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