Il rischio è una delle due variabili (l’altra è il prezzo) che caratterizza ogni investimento finanziario.
Proteggersi dal rischio ha un costo che può essere legato alle commissioni di gestione più alte pagate a fondi che utilizzando strategie di riduzione della volatilità.
Un costo che può essere determinato da un’opportunità non raccolta rinunciando a una fetta di rendimento futuro (ed ipotetico) inserendo asset più stabili e meno redditizi all’interno dei portafoglio.
Ma esiste anche una strategia molto semplice e alla portata di tutti con oneri quantificabili solo come sacrificio in termini di consumi presenti per effetto di una maggiore quota di risparmio.
L’elemento interessante di questo ultimo caso è che non richiede particolari competenze tecniche per essere messo in pratica.
Definita una buona asset allocation potete lasciar lavorare il vostro piano aumentando il tasso di risparmio se volete aumentare la capacità di proteggervi dai ribassi.
Cerchiamo di spiegare meglio il concetto.
Prendiamo l’ipotesi di un ragazzo di 25 anni con stipendio da 30 mila euro annui e tasso di incremento annuo dello stesso del 1%.
Assumendo in un arco temporale di 40 anni di risparmio come rendimenti medi l’8% per l’azionario ed il 3% per l’obbligazionario, vediamo quali numeri otterremo con diversi tipi di asset allocation e con tre scalette di tasso di risparmio, 5% (125 euro al mese), 10% (250 al mese) e 15% (375 al mese).
Ovviamente con un profilo di rischio molto spinto verso l’azionario avremo i risultati migliori in termini di montante finale, ma attenzione!
Osservate il capitale 80/20 sotto la colonna 5% e quello 20/80 sotto la colonna 10%. Non sono molto diversi vero? Con il solo incremento del tasso di risparmio dal 5% al 10% avete ottenuto, con un portafoglio composto da solo il 20% di azioni, lo stesso risultato ottenuto dal vostro collega che ha risparmiato il 5% ma ha investito l’80% in azioni; ovviamente sarete abbondantemente sopra al 60/40 e al 40/60.
Aumentare il risparmio riduce i rischi di portafoglio e questo esempio lo dimostra. Il merito è sempre quello legato agli eccezionali benefici della capitalizzazione composta, l’ottava meraviglia del mondo.
Se non volete rischiare troppo, ma volete ottenere comunque risultati da mercato azionario, non vi resta che una strada, risparmiare di più e far lavorare nel lungo periodo il vostro piano.
Ottimo articolo che si potrebbe intitolare “Non confondere il risparmio con gli investimenti” che è un tipico errore molto comune tra molti investitori che mantengono quote di risparmio (alias liquidità) eccessive nel portafoglio finanziario spesso perchè risparmiano troppo poco nella fase di gestione ordinaria del proprio “conto economico”.