Leggendo di recente un libro di finanza comportamentale ho trovato tra le fonti questo articolo . Nella sostanza vengono indicati alcuni trucchetti che usano i ristoratori per cambiare tutto senza cambiare nulla nel menu offerto al cliente. Qualche ritocco estetico ed il fatturato comincia a salire senza aver cambiato un ingrediente.
Gli autori dello studio (i ricercatori della Cornell University) avevano ad esempio notato come semplicemente ridenominando di alcune voci del menu in modo accattivante le vendite aumentavano fino al 28%. Ad esempio un filetto di pesce che sul menù si trasformava in “succulento filetto di pesce italiano” spingeva i clienti a scegliere molto più spesso quel piatto. Gli stessi clienti erano poi disposti a spendere mediamente fino al 12% in più per menù con nomi fantasiosi.
I fatturati aumentavano anche attirando l’attenzione della clientela con menù più colorati o pieni di evidenziature o font alternativi. Inserire dei riquadri specifici o, per alcuni piatti, la voce “piatto preferito dalla casa” spingeva le preferenze dei clienti verso quel prodotto.
Qualche altro ritocchino di posizionamento aveva poi contribuito a migliorare i risultati. Come si fa al supermercato quando piazzano ad altezza occhi i prodotti a maggior valore aggiunto (per il market), anche i ristoratori tendono a mettere i piatti più redditizi o in alto a destra o in basso a sinistra del menù, esattamente dove gli occhi cadono più spesso.
Ok direte voi e questo cosa c’entra con un blog finanziario?
Provate a pensare a cosa fanno tutti gli anni i maghi del marketing finanziario. L’industria chiede nuovi prodotti a getto continuo, a volte per rimpiazzare prodotti decotti o fallimentari, altre per volte per assecondare le manie dei clienti. Se ci pensate gli ingredienti sono sempre gli stessi. Azioni, obbligazioni e qualche volta materie prime. Quello che cambiano sono i nomi (absolute, long short, unconstrained, risk parity, income, ecc…) ed i posizionamenti sugli scaffali (pubblicità su giornali o siti specializzati).
Stessi ingredienti, ma nomi esotici e promesse di guadagni in ogni stagione. Nuovi sogni da una parte oppure cancellare un’esperienza negativa dall’altra, l’importante è avvolgere continuamente l’investitore in una nuvola di “piatti” freschi ed innovativi.
Non trovate una certa analogia tra i menù dei ristoranti e quelli dei prodotti finanziari?
Senza voler assolutamente escludere gli altri, io ho letto gia tre volte:
“James Montier – Il piccolo libro penso dunque investo. Come essere il miglior alleato dei propri investimenti”
Ergo…. lo consiglio vivamente.
buongiorno Arceoweb,
ci potresti dire cortesemente quale’ e’ il libro di finanza comportamentale cui fai riferimento ? grazie 1000,
Gekko
Archeo buondi, perdonami ma come ti chiami ?
volevo chiederti quale libro di finanza comportamentale hai letto recentemente!
…considera che non ho dimenticato di scrivere la mia storia di trader perdente per essere d’aiuto e far meglio comprendere aiutare a tutti I lettori del blog quanto sia deleterio ed esiziale per la propria salute finanziaria non avere una strategia di investimento e ritenersi piu’ furbi del mercato.
grazie ancora e buona giornata,
Antonio