By |Categorie: Educazione finanziaria|Pubblicato il: 19 Dicembre, 2016|

Nel libro 50 segreti della scienza della persuasione  c’è un passaggio nel quale si dice che

l’impegno attivo può essere utile per generare consenso anche nella nostra vita personale. Una piccola azione, ma psicologicamente significativa, come quella di ottenere un impegno scritto da parte dei figli, dei vicini, degli amici, dei partner o anche di noi stessi può spesso essere discriminante fra essere in grado di influenzare gli altri efficacemente e sollecitarne un impegno che hanno tutte le intenzioni di rispettare ma per cui non troveranno mai, per un motivo o per l’altro, il momento buono di farlo.

Chi vi scrive, relativamente alla gestione dei propri investimenti, si sente di consigliare tra i comportamenti virtuosi da adottare, quello di utilizzare una qualche forma di pro memoria scritto (e non verbale) che possa essere in grado di supportarvi e soprattutto pungolarvi nel raggiungimento degli obiettivi che vi siete dati.

Proprio nei giorni scorsi ho aperto uno dei file di Excel che mi aiutano nella gestione dei miei piani di investimento, nello specifico il piano annuale di risparmio dedicato allo studio futuro figli.

Preso da altri pensieri nelle ultime settimane, aprendo il foglio di calcolo ho notato come tra il pianificato e l’investito effettivo nel corso del 2016 c’era un gap da colmare di circa 1000 Euro.  Per fortuna mi sono preoccupato di gettare un’occhio al piano perché proprio in quel momento avrei voluto utilizzare in modo diverso  quei soldi.

Quando ci si rende conto che siamo rimasti indietro con il piano viviamo uno dei momenti più difficili. Dobbiamo scegliere tra l’accantonamento già messo in cantiere da mesi se non anni ed una spesa (o un investimento alternativo) che porta ad un appagamento immediato.

Ecco che il foglio di Excel arricchito da un dato numerico di obiettivo e soprattutto da un numero che rappresenta quanto manca al raggiungimento di quell’obiettivo (magari arricchito da una foto dei figli a intenerire il tutto!), fa riflettere e quasi sempre sposta la scelta verso l’investimento che avevamo programmato da tempo. I sensi di colpa pesano sulle nostre scelte e credo che a volte questa può diventare un’arma molto positiva.

Associare immagini all’interno del foglio di calcolo (la casa dei sogni, la spiaggia tropicale, una bella automobile) aiuta non poco a motivare chi deve mettere denaro sul piatto ogni anno. Certo possono capitare imprevisti e rimandare tutto all’anno successivo (a me è successo); ma siamo sicuri che sono sempre imprevisti e non desiderio di appagamento immediato di un bisogno molto consumistico?

La soddisfazione di arrivare ogni anno in fondo con la barra del progresso del piano di lavoro al 100% è impagabile e consente di pensare al futuro con una motivazione ed un orgoglio senza pari.

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