By |Categorie: Educazione finanziaria|Pubblicato il: 10 Marzo, 2017|

Come ben sapete questo blog cerca di trasmettere periodicamente qualche concetto finanziario al fine di aumentare la cultura del risparmiatore e/o investitore italiano. Bisogna però essere bene consapevoli che, per ogni attività svolta, dallo sport alla musica, dal teatro alle lingue, prima si parte meglio è nell’apprendere ed affinare le conoscenze e la pratica. In seguito le vocazioni di ciascuno indirizzeranno il destino in una direzione piuttosto che un’altra, ma questo è secondario.

Relativamente a coloro che in tono dispregiativo lo definiscono il “Dio Denaro”, sono dell’idea che fin da piccoli i bambini devono prendere confidenza con la moneta, le sue doti, ma anche i suoi difetti. Cercare di isolare i nostri figli da qualcosa che di fatto permea in modo radicato e profondo tutta la nostra società è pura illusione, oltre che dannoso per il loro futuro.

Cliccate su questa infografica .

Oltre 28 trilioni di Dollari di monetine, banconote, depositi girano per il mondo. Certo non sono equamente distribuiti, ma sono presenti in quantità incredibilmente alte come l’acqua che beviamo o l’aria che respiriamo. Si può vivere senza denaro? Siamo sinceri, no.

Si può cercare di sopravvivere, ma nessuno vuole ritornare all’età della pietra e quindi è giusto affrontare l’argomento presto, con  tranquillità e buon senso. Il denaro può diventare fonte di euforia come di depressione. Questo può capitare a tutti quanti, educati compresi. Non siamo macchine, siamo uomini e donne in carne e ossa.

Se però fin da piccoli fossimo stati abituati ad attribuire al denaro il giusto significato, a maneggiarlo con cura, a sacrificarci per esso ed anche a cercare il benessere di quello che abbiamo faticosamente accumulato, credo che gli ultimi anni sarebbero stati diversi, anche in termini di polarizzazione della ricchezza.

In questo post abbiamo introdotto l’argomento ed un articolo recentemente apparso sul blog di Johnatan Clements ci permette di riprendere la discussione.

Riprendendo uno studio della Cambridge University, Clements indica i tre passi che ogni genitore dovrebbe compiere per preparare al meglio l’erede al momento in cui verrà in diretto contatto con il denaro per finalità personali. Vediamole insieme.

  • Ogni occasione è buona per parlare di denaro con i bambini. Al supermercato, durante le pubblicità in Tv, o tutto ciò che comunque tira fuori l’argomento denaro. Non deve essere un tabù, meglio parlarne fin da subito. Piccolo problema però; per insegnare bisogna essere educati e, se negli Stati Uniti due adulti su tre sono analfabeti dal punto di vista finanziario, in Italia non pensiamo certamente di essere messi meglio. Quindi prima di tutto educhiamo noi stessi e poi trasmettiamo i messaggi corretti ai bambini.
  • Se vogliamo mettere la testa sotto la sabbia possiamo farlo. Se però non ci pensiamo noi genitori ad avvicinare i nostri figli al denaro, saranno altri a farlo e la pubblicità è lì per quello. Volete un esempio? Spiegate ai bambini davanti ad uno scaffale di cartoleria la fregatura del cosiddetto prezzo psicologico. Comprare a 9,99 un astuccio non significa sborsare 9 €, ma piuttosto 10 € meno 1 cent.
  • Prendere a prestito il denaro ha un preciso significato e va spiegato. Nulla è prestato per nulla ed ogni debito va onorato. In caso contrario i nostri ragazzi dovranno restituire più soldi di quelli che avevano preventivato oppure quel giocattolo acquistato con tanta gioia. Acquistare ciò che ci si può permettere, un concetto sul quale la nostra società consumistica ha sorvolato per convenienza, ma che ogni bambino dovrebbe conoscere per evitare di entrare fra qualche anno nel vortice perverso del tutto a rate, dei prestiti personali continuamente “rollati” o dei mutui eterni.

Su come fare per raggiungere questo obiettivo potete utilizzare video di cartoni animati o di film, immagini, musica, strumenti fisici come salvadanai e bussolotti. Ai genitori di bambini più piccoli consiglio ad esempio la fiaba della cicala e della formica.

L’importante è parlare e non avere tabù. Non è facile catturare l’attenzione dei ragazzi, ma con i giusti argomenti (ed il denaro collegato a qualcosa che interessa veramente lo è anche per un bambino) potrete riuscire a cominciare quell’opera di educazione finanziaria che salverà vostro figlio da tante fregature permettendogli, al tempo stesso (e fin da giovane), di risparmiare denaro prezioso per il futuro.

2 Commenti

  1. Parsec 11 Marzo 2017 at 08:02 - Reply

    Xander anche io mi sono avvicinata tardi a questi argomenti e sempre per la tua motivazione. Forse troppo tardi non è; però per me gli argomenti risultano ancora ostici, penso mi manchino proprio le basi :-( quindi al momento faccio da spettatrice.
    Comunque complimenti ragazzi per il lavoro che svolgere con passione, ho cominciato ad interessarmi per caso a questi argomenti imbattendomi in un vostro articolo. Bravissimi

  2. Xander 10 Marzo 2017 at 08:10 - Reply

    Mi sono affacciato colpevolmente tardi a questo mondo proprio per la questione figli. Ho letto moltissime cose che ho reperito su internet, e dopo gli entusiasmi iniziali ho scremato le mie fonti a questo blog e ad altri simili. Ancora grazie per il vostro servizio, e per accompagnarmi per mano in questo mondo dove, lo ammetto, ancora molto mi è oscuro.

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