By |Categorie: Educazione finanziaria, Investimento|Pubblicato il: 24 Giugno, 2018|

Guardare troppo spesso l’andamento dei nostri investimenti fa male. Ma anche portare a casa troppo spesso i profitti rischia di essere controproducente e una delle cause di questa inefficienza si chiama tassazione.

A volte basta un file di Excel e un pò di creatività per tirare fuori una serie di dati che valgono più di mille parole. Premetto che questa idea non è del sottoscritto ma l’ho trovata su un sito americano di finanza personale.

Con l’esempio che segue credo che diventerà molto più chiaro a tutti quanto è importante evitare di pagare le tasse durante la vita dei propri investimenti.

Supponiamo di avere un investimento iper performante che ogni anno raddoppia di valore.

Supponiamo anche di mettere sul piatto 1 euro.

Sapete quanto sarà il suo valore dopo 20 anni? Oltre 1 milione di euro per l’effetto magico della capitalizzazione composta degli interessi.

Ovviamente sul guadagno a quel punto pagheremo le tasse, ma guardate ora cosa succede se decidiamo ogni anno di prendere profitto e su questo pagare le tasse sul guadagno allo Stato.

Il capitale finale si ridurrà a poco più di 64 mila euro. Già netti è vero, ma enormemente meno di quello che avremmo potuto ottenere rimanendo investiti per 20 anni.

D’accordo l’esempio è estremo. Difficilissimo trovare qualcosa che sistematicamente ogni anno per 20 anni raddoppia di valore, ma questo semplice gioco sempre per comprendere la potenza che esercita l’accumulazione del capitale unita alla capitalizzazione composta degli interessi.

Direi che non ci sono dubbi sul perché anche la fiscalità non è un particolare secondario nella costruzione di qualsiasi piano di investimento.

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