By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 9 Dicembre, 2020|

Chimica, Distillazione, Esperimento

Il dibattito su quanto la politica monetaria delle banche centrali è ancora in grado di incidere sulla crescita economica e su quanto la politica fiscale è in grado di fare uscire il mondo dalle secche del post Covid-19 è aperto. Che forme avranno le menti delle persone alla fine della pandemia?

In realtà tutti noi siamo cavie da laboratorio in questo snodo cruciale della nostra civiltà. Tassi zero o sottozero ed helicopter money a motori spianati stanno cercando di stimolare un consumatore smarrito ed incapace di avere visibilità sul futuro.

L’esperimento consiste nel vedere come reagiamo di fronte alla possibilità di prendere a prestito denaro a gratis e di fronte ad un saldo di conto corrente che sale senza fare nulla grazie ad erogazioni più o meno generose da parte dei Governi.

Sul primo punto l’esperimento sta andando avanti dal 2009 senza grandi successi. Il cavallo non beve e l’inflazione tiepidissima è lì a testimoniarlo. Sul secondo punto l’esperimento è appena iniziato.

Ma come stanno spendendo i consumatori quei soldi che generosamente i Governi di mezzo mondo stanno facendo piovere dall’elicottero?

Un gruppo di studio di ricercatori di diverse università americane hanno fatto un sondaggio sul comportamento di spesa degli americani dopo aver ricevuto gli stimoli fiscali dal Governo.

Il grafico vale più di tanti commenti. La botta del 2008-2009 è ancora fresca e il 50% dell’importo nelle intenzioni degli intervistati dovrebbe essere destinato a ridurre i debiti. Un terzo degli aiuti finirebbe  nel contenitore del risparmio e solo il 15% a soddisfare il reale desiderio dei politici, ovvero spendere i soldi.

Ma tra intenzioni e comportamento reale sappiamo bene che si sono spesso grandi differenze.

Ed infatti i comportamenti effettivi di spesa sembrerebbero dire che il 42% è stato dirottato sui consumi e il 52% tra risparmio e riduzione dei debiti.

Come giustamente sottolinea  Joachim Klement nel suo blog una premessa è doverosa.

Questi benefit concessi dal Governo americano sono di natura temporanea e così potrebbero essere stati percepiti. C’è emergenza e quindi cerco di mettermi al riparo. Atteggiamento umano e neanche tanto irrazionale.

E’ altresì vero che questa considerazione è viziata dal fatto che non sappiamo se un reddito di cittadinanza all’italiana è percepito come temporaneo o permanente nella mente del cittadino.

Cambiano le guide politiche, cambiano le regole, in Italia come negli States. Il reddito universale così per come lo conosciamo o come lo si vorrebbe trasformare difficilmente spingerebbe gli individui a dirottare la maggior parte del denaro verso i consumi.

L’esperimento dell’elicottero monetario sta fallendo per un mix di fattori, ma quello che secondo me è più interessante e positivo è la consapevolezza delle persone di essere arrivati a questo appuntamento con la storia del virus impreparati. Tanti, troppi debiti. Poche scorte di emergenza monetarie. Acquisti di prodotti e servizi inutili.

E allora se piovono soldi regalati cerchiamo almeno di essere più virtuosi e così è stato. Almeno per ora anche se c’è il grande dubbio che sono le costrizioni nei movimenti e negli spazi a condizionare questo atteggiamento.

Ovviamente tutto questo può dare qualche voto in più alle elezioni ma non risolve il problema della crescita economica e neppure quello dell’inflazione. La velocità della moneta rimane bassa.

Se l’esperimento dell’elicottero monetario è fallito c’è però una buona notizia. Proprio il fatto che la percezione di questo regalo è temporanea ha incrementato la motivazione a ricercare lavoro.  Tra i disoccupati americani il 21% ha dichiarato di aver aumentato gli sforzi nella ricerca mentre solo il 7% ci ha messo meno impegno. Insomma il divano connesso con Amazon non sembra essere lo scopo naturale di questi soldi piovuti dal cielo.

Gli esperimenti continueranno in questa decade. Il Giappone in tal senso è un’eccezionale macchina del tempo.

Personalmente credo che  nel lungo periodo regalare denaro a pioggia crea un sacco di inefficienze alimentando (questo sì) bolle speculative di business inutili e poco efficienti oltre che pigrizia mentale nella mente delle persone.

Se però il privato cittadino saprà rendere più efficiente e virtuoso il proprio comportamento di risparmiatore, investitore e debitore, ben venga… fino a quando durerà.

2 Commenti

  1. Pietro 9 Dicembre 2020 at 20:06 - Reply

    L’europa potrà darci tutte le risorse finanziarie che vorremmo, ma se alla fine la montagna di soldi verrà sprecata, come siamo abituati a farlo da decenni, non servirà a niente. Purtroppo l’imprinting italico è questo: siamo stati delle formichine nel risparmiare (eravamo in passato uno dei paesi più risparmiatori al mondo) ma, purtroppo, nella gestione pubblica siamo un fallimento mondiale. Non so se pagaranno le generazioni future, dubito, il debito è talmente alto che lo cominceranno a pagare anche la generazione di adesso. Ora stiamo pensando a come uscire dalla pandemia del covid-19, ma il vero problema sarà dopo: gli strascichi economici saranno pesanti.

    • Eraldo 1 Gennaio 2021 at 15:45 - Reply

      Il nostro problema è solo 1: non avere una moneta propria.
      Uno Stato che deve chiederla in prestito per usarla come vogliono loro (ma chi li ha votati per questo, allora a cosa servono i governi nazionali? A cosa serve la democrazia?) non è uno Stato LIBERO.
      Le regole europee, il blocco delle normali fluttuazioni monetarie hanno fatto sì che la UE crescesse meno del resto del mondo e, al suo interno, noi soffriamo più degli altri.
      Quando capiremo che questo artifizio è per noi dannoso, sarà, forse, troppo tardi.

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