By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 29 Giugno, 2015|

I grafici sono degli strumenti diabolici che presentati in maniera non oggettiva, ma piuttosto con la volontà di influenzare l’interlocutore che abbiamo di fronte, possono deformare in modo massiccio realtà e prospettive. Pensate agli articoli di giornali o siti specializzati (compreso questo blog) e a quale marea di grafici vengono utilizzati per commentare le notizie e l’andamento di indicatori finanziari economici. Il titolo provocatorio di questo post vuole portarvi verso un ragionamento statistico di buon senso ma che necessariamente deve partire da un altro punto di vista.
Se osserviamo il grafico rolling a 5 anni della borsa americana dalla crisi del ’29 ad oggi potremmo essere portati a concludere che siamo di fronte alla PEGGIORE opportunità di acquisto dal 2000, anno dello scoppio della bolla speculativa sul Nasdaq. Rendimenti annui che nel 2014 hanno superato il 15% annuo per chi ha investito 5 anni fa secondo alcuni sono un sintomo di un mercato azionario caro e destinato a scendere. Performance superiori al 150% in 5 anni si sono viste solo nel 1929, 1937, 1987 e 2000. Chi vuole toccare ferro faccia pure.

5yr
Questo messaggio è però sbagliato per due motivi. Prima di tutto si basa su informazioni che non abbiamo (non credo nessuno ad oggi può sapere dove sarà il mercato fra 5 anni), ma soprattutto un bravo consulente finanziario in questi casi dovrebbe dire che sono le aspettative di rendimento dell’azionario da qui a 5 anni che devono essere ridimensionate e non certo che le azioni avranno di sicuro un rendimento negativo.

Esiste la possibilità che fra 5 anni i rendimenti di un investimento azionario potranno essere negativi, non si può escludere un crollo verticale dei mercati come nel 2008 o nel 2000, ma questa è la probabilità che la storia ci indica come più bassa. Molto più elevata è quella di avere un ritorno medio annuo più basso compreso tra il 5% e il 10%, scenario già visto in altre occasioni in cui il mercato era reduce da quinquenni così generosi in termini di performance.

Ma ora il giochino diventa di illusione ottica. Se invece dei rendimenti annui calcolati di 5 anni in 5 anni vi presentassi lo stesso grafico ma con un intervallo temporale di 15 anni saprei sbalordirvi. Voilà!

15yr
Ora che mi dite? A livello di rendimenti a 15 anni il grafico ci mostra come potremmo essere di fronte alla migliore occasione d’acquisto dal 1974, anno in cui il tasso di variazione a 15 anni si posizionava sui livelli attuali inferiori al 5% annuo. Abbiamo di fronte la peggior performance quindicinnale della borsa americana degli ultimi 40 anni!

Questa è l’esatta dimostrazione di come il buon senso dovrebbe prevalere sempre. Siamo di fronte alla migliore o alla peggiore occasione di acquisto? Nessuno può dirlo, dipende dai punti di vista. Allora non è forse il caso di smetterla di perdere tempo nel cercare di capire dove siamo sulla mappa del mercato azionario e cominciare ad investire senza porsi tanti problemi. Il mercato ritornerà nel lungo periodo ciò che risulterà equilibrato e corretto per i prossimi momenti storici che ci aspettano. Se non siete trader o investitori del mordi e fuggi il cercare di capire se è giusto investire oggi o domani o domani l’altro è puramente irrilevante se non che perdete un sacco di tempo per nulla.

Leggi anche: Memoria storica di buon senso

                        Restate investiti… sempre!

                       Fare un tagliando delle aspettative di rendimento

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  1. roby 29 Giugno 2015 at 12:07 - Reply

    Il lenzuolo si puo’ certo tirare dove si vuole, ma in inverno serve anche la coperta. Certamente che i numeri e i grafici si possono manipolare……ma solo fino ad un certo punto. Mi viene in mente l’aggiustamento puntuale che le aziende (tutte) fanno degli indici (ebt…..) usando molte volte le riserve, come col rossetto le belle signore. Ma la marea di denaro virtuale ( ma con conseguenze reali) che inonda da anni il mercato dove lo mettiamo? Sono proprio curioso di vedere quando il flusso si fermera’ dove andranno i prezzi delle materie prime. Perche’ e’ certo che i numeri come anche i metalli sono difficili da digerire ma bisogna tutti i giorni riempirsi la pancia. E di certo non con le azioni (anche di aziende alimentari) ma con cibo . Non so se ho reso l’idea di cosa voglio dire , ma in trentacinque anni ne ho viste talmente tante che credo solo a me stesso e a null’altro.
    E se non si riducono all’osso i ragionamenti e i numeri che ne scaturiscono non se se esce e non si capisce mai nulla. Questa e’ l’unica cosa che applico nel mio lavoro di controller. Il resto e’ aria.

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