Interessante simulazione fatta sul WSJ da Allan Roth. Come sempre è molto facile fare esempi quando la pancia è piena, molto più complicato quando si è nel mezzo della tempesta, ma questo pezzo mi sembra azzeccato.
Quello che trovo interessante è la casistica reale dell’esempio. L’autore dell’articolo infatti ha simulato i risultati total return da 1 a 10 anni di un fondo “intermediate bond” assumendo come livelli di partenza del 2,3% nel rendimento a scadenza con una duration di 5,6 anni. Ovviamente lo scenario è quello di rialzo dei tassi.
Nella simulazione vengono inseriti i casi di rialzo dei tassi nel primo anno da 100 a 500 punti base con relativo ritorno dell’investimento nei 10 anni successivi.
Ovviamente dopo 12 mesi la botta è tremenda con una perdita che arriva al 23% nell’ipotesi estrema di un rialzo dei tassi di 5 punti percentuale nei prossimi 12 mesi, ipotesi alquanto irrealistica ma comunque da tenere presente.
Lasciando però lavorare la capitalizzazione composta già dopo 5 anni tutti i rendimenti annui total return tornano in territorio positivo, compreso il caso peggiore di un rialzo nei tassi del 5% in un anno. Attenzione però perché a 7 anni tutti i rendimenti sono allineati (il recupero della botta è avvenuto non solo in termini assoluti ma anche relativi) e a 10 anni il ritorno annuo del caso peggiore (quello del rialzo tassi del 5%), supera nettamente i casi colpiti da rialzi molto più modesti.
Tutto il vantaggio del prodotto gestito e di cui abbiamo già parlato qui.
ETF o fondo passivo che sia, chi cerca di mantenere invariata la duration altro non farà che acquistare di volta in volta bond a rendimento più elevato nel corso dei mesi/anni successivi. Questo si tradurrà ovviamente in un rendimento total return che tendenzialmente favorirà quei casi in cui abbiamo tassi più alti fin dal primo anno, rendimenti che lavoreranno a favore dell’investitore nei periodi successivi.
Ecco perché chi investe con orizzonte temporale sopra ai 5 anni non dovrebbe assolutamente aver paura di un rialzo dei tassi, anche molto deciso in termini di intensità.
Molto più penalizzante per i vostri risparmi è restare fuori in attesa di situazioni più remunerative che realmente non sappiamo quando si verificheranno e che di certo non rivaluteranno il valore del vostro denaro.
molto interessante questo articolo: mi chiedevo se è possibile fare queste simulazioni in autonomia (con excel). C’è qualche funzione particolare da adottare per replicarlo in autonomia?
Grazie
Grazie cmq della risposta. In effetti neanche io conosco software in grado di fare queste simulazioni. Ne ho solo uno che mostra come il prezzo delle obbligazioni cambia in base ad un rialzo/abbassamento dei tassi.
Molto interessante questo articolo: mi chiedevo se è possibile fare queste simulazioni in autonomia (con excel). C’è qualche funzione particolare da adottare per replicarlo con altri input?
Grazie