By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 19 Ottobre, 2015|

Quando si comincia a costruire un portafoglio di investimento uno degli elementi chiave è rappresentato dall’aspettativa di rendimento che ci prefissiamo. Troppo spesso si compra “sperando” in un mercato generoso nei nostri confronti, ma investire non è un gioco di fortuna, piuttosto è un’attività seria e rigorosa che richiede tempo, metodo ed un corretto approccio mentale per portare a risultati positivi.
Nessuno nega che il momento dell’acquisto fa la differenza nelle aspettative di rendimento (ecco perché lo strumento del Piano di Accumulo è sempre preferibile). Provate a pensare a quanto meno care sono le borse rispetto ad un anno fa.

Le aspettative quindi dipendono dal momento in cui il nostro denaro va sul mercato, un timing che però nel lungo periodo sappiamo che viene ripianato in modo molto democratico.

Recentemente Joe Davis, il capo degli investimenti della società di gestione Vanguard, ha indicato nel 3-6% il ritorno medio annuo che un investitore potrebbe attendersi da un investimento 60% azioni 40% bond nei prossimi 5 anni.

Alla base della motivazione la convinzione che I tassi monetari americani difficilmente supereranno l’1% nell’immediato futuro, mentre le azioni vantano valutazione fondamentali ancora elevate.

A logica il ragionamento non fa una grinza (l’abbiamo fatto anche noi su queste pagine), ma ricordiamoci sempre che fare previsioni in finanza è molto azzardato. Meglio tarare le proprie aspettative verso il basso ed avere sorprese che viceversa.

Ma quante volte un portafoglio 60/40 è rimasto nel range 3-6% di rendimento annuo a 5 anni? Una risposta ce la offre il sempre ottimo blog Awealthofcommonsens.com
Se il range 3-6% è accaduto nel 20% del tempo a partire dal 1928, interessante la tabella che spacchetta questi ritorni in blocchi.

a wealthNel 40% dei casi il ritorno a 5 anni è stato in doppia cifra positiva mentre solo nel 5% dei casi è stato negativo. Il ritorno annuo composto è stato inferiore al 6% nel 34% dei casi.

Veniamo da un lustro (quello 2009-2014) che ha ritornato agli investitori un rendimento annuo del 12% grazie ad un rally spettacolare di azionario e bond. Difficile ripetersi questo è meglio metterselo in testa e da qui l’attesa di numeri quanto meno dimezzati.

Detto questo chi ha obiettivi di lungo periodo non dovrebbe essere granchè disturbato da questi fattori. Se il piano di investimento è stato preparato con cura ed attenzione il mercato vi ritornerà ciò che meritate, nulla di più e nulla di meno.

Leggi anche: 60/40

Un commento

  1. erreffe 21 Ottobre 2015 at 12:36 - Reply

    Sempre molto interessante, grazie per i preziosissimi e imperdibili contributi quotidiani! ;)

Lascia un Commento