By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 20 Giugno, 2016|

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Consueto rapporto annuale di Dalbar  circa il costo del cattivo comportamento degli investitori individuali nel 2015. Nella sostanza il rapporto ricalca ciò che anche quello dell’anno precedente aveva individuato (ne avevamo parlato qui) , seppure con qualche margine di miglioramento.

Se nel 2014 gli investitori individuali 2014 avevano lasciato sul terreno 8 punti percentuali rispetto all’indice di riferimento S&P500 per effetto di comportamenti sbagliati, nel 2015 questo margine si è ridotto a 3.6%. In pratica mentre la borsa ha chiuso l’anno con un marginale rialzo del 1.3%, il ritorno medio degli investitori azionari è stato del -2,2%.

Questo problema non lo troviamo però solo tra gli investitori azionari , ma anche tra quelli obbligazionari. Se infatti il Barclays Aggregate Bond ha chiuso il 2015 a +0,5%, i fondi a reddito fisso hanno collezionato mediamente un negativo -3,1%.

La conclusione di Dalbar è che anche per il 2015 si conferma l’assunto secondo cui i ritorni degli investitori sono più dipendenti dal loro comportamento che dalle performance degli indici finanziari.

Non torniamo ad affrontare l’argomento dei comportamenti sbagliati degli investitori (vedi post), ma l’informazione interessante è legata al peso crescente che stanno rivestendo anche i costi in un ideale monte di sottoperformance dell’investitore finale.

Se infatti i comportamenti errati pesano per il 42,6%, i costi dei fondi arrivano a pesare per il 23%. Tra le altre cause che hanno determinato le sottoperformance vengono poi citate da Dalbar la necessità di fare cassa per spese previste o impreviste, oppure proprio la mancanza di liquidità da investire.

Direi che comunque almeno i due terzi di ciò che genera la sottoperformance rispetto al market rientra tra fattori prevedibili e controllabili da ogni investitore. Quindi non date sempre la colpa ai mercati avversi. Ogni anno vengono persi per strada numeri importanti di rendimento perché la tubatura (cioè il vostro piano di investimento) perde costantemente acqua durante il percorso. Non è forse meglio correre ai ripari piuttosto che perdere tempo alla ricerca del Sacro Graal dell’investimento perfetto?

Libri consigliati:

Daniel Kahneman – Pensieri lenti e veloci

Charles Duhigg – Il potere delle abitudini. Come si formano, quanto ci condizionano, come cambiarle

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