By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 19 Aprile, 2021|

 

Creativo, Immagine, Pittura

Ci risiamo. Quando si vuole catturare l’attenzione dei media si fa la sparata andando diretti alla pancia della gente, promettendo ponti d’oro oppure tragedie bibliche. Ogni tanto la previsione verrà azzeccata e la parabola del broker di Baltimora continuerà.

L’attore protagonista di questo inizio di 2021 è l’analista di Bernstein, un tale Inigo Fraser Jenkins non nuovo a numeri di questo tipo. Bravo lo sarà anche, ma le sue dichiarazioni sono un’Olimpiade di bias comportamentali tipici dell’investitore medio.

Ma cosa ha detto il nostro amico analista? Beh apparentemente l’ha sparata grossa offrendo in pasto ai principali canali finanziari la sua visione del futuro sulla borsa americana con questo articolo.

Alla fine di questa decade, secondo Inigo, lo S&P500 avrà raddoppiato il suo valore e si troverà a 8000 punti. Wow! Tra un po’ analizzeremo un po’ meglio le sue frasi, ma

siccome non ha diritto all’oblio ricordo che il nostro guru il 30 marzo del 2020 aveva detto questo.

Sempre per ricordare, da quel momento la borsa non si è più girata indietro guadagnando il 50%.

Ma tant’è, il nostro analista è stato vittima del solito sentiment da effetto gregge. Quando tutto va male mi allineo ed anzi, commettendo l’errore di guardare i numeri più recenti offerti dal mercato mi perdo il quadro d’insieme, ovvero da dove veniamo e dove andremo.

Gandalf, Tux, Animale, Uccello

Ma se il nostro analista allora reputava la borsa poco conveniente dopo un drammatico drawdown di oltre il 30%, chissà perché, adesso che siamo sui massimi storici, si prende la briga di comunicarci un obiettivo così ambizioso con indicatori come il CAPE di Shiller che viaggiano allegramente ben sopra quota 30 per non parlare del Buffett Indicator o il Q di Tobin.

Mah mistero, o meglio sarebbe dire la solita tentazione di mostrare agli altri che si è in grado di prevedere il futuro ovviamente rimanendo in scia al trend (il contrario denoterebbe personalità).

Ma Inigo non è Warren Buffett che tempo fa si spinse, intelligentemente, in una previsione apparentemente esagerata ma in realtà conservativa e realistica.

No, lui si mostra particolarmente aggressivo attirando l’attenzione con il più classico degli slogan da supermercato, compri due paghi uno.

Il raddoppio del capitale è un qualche cosa che da sempre attira gli investitori. Del resto la regola del 72 inventata da Luca Pacioli si basa proprio su questo. Prendo il numero 72 lo divido per il rendimento annuo composto previsto ed ottengo il numero di anni che servono per raddoppiare il capitale.

In questo caso l’incognita è il rendimento mentre sappiamo gli anni (9 e mezzo per arrivare a fine 2030). Quindi giriamo la formula e facciamo 72/10 ed otteniamo il rendimento annuo che ci servirà per raddoppiare il capitale, ovvero portare lo S&P500 a 8000 punti. Poco più del 7% annuo, questo è quello che servirebbe (al lordo di tasse e inflazione e senza comprendere i dividendi) all’indice S&P500 per arrivare a 8000 punti nel 2030.

Ma in fondo che volete che sia. Il solo indice S&P500 negli ultimi 10 anni è cresciuto del 11,7% annuo composto.

Già, peccato che la decade precedente ha visto un numero negativo di ritorno annuo e sulla distanza dei 20 anni il rendimento annuo composto 2000-2021 è attualmente del +4,7%. Ci sta con tre brutali bear market nel mezzo, ma chi può escludere che questo fenomeno si ripeta nei prossimi 10 anni?

Mai cadere nel tipico errore di estrapolare i dati recenti per proiettarli in futuro. Quindi se prendiamo una media di dividendi attorno al 2% nella prossima decade, chi investe in azionario americano diciamo che dovrebbe portare a casa circa il 9%/10% secondo Inigo.

Risultato un pelino ambizioso che cozza ad esempio con le aspettative di certe previsioni di lungo periodo con grado di affidabilità non certamente perfetto, ma abbastanza rodate nel lungo periodo (vedi Cape di Shiller). Alle valutazioni attuali in termini reali della borsa americana non ci si dovrebbe attendere più del 3% annuo da qui ai prossimi 10 anni. Reale quindi al netto dell’inflazione. Stando alle attuali attese inflazionistiche quello che appare più logico ad oggi sarebbe pianificare un 5/6% annuo comprensivo dei dividendi come rendimento che potrebbe generare un investimento azionario nelle borse americane.

Ma cosa dice il nostro esperto?

Guidata, Gandalf, Lego, Magia, Stregone

While stock valuations would appear to be an impediment to returns — the Shiller price-to-earnings ratio at 36 times earnings is at the top end of its 120-year range — valuation has failed to be a guide for equity returns for more than a decade

Bias dell’autoconferma. Se ho un’idea e ciò che mi sta attorno suggerisce qualcosa di diverso cosa faccio? O ricerco notizie che confermano la bontà della mia tesi o semplicemente dico che questa volta è diverso.

Cari lettori chi vi scrive non ha nè la presunzione nè la preveggenza di sapere se lo S&P500 fra 10 anni avrà raddoppiato il suo valore. Lo spero ma non ne sono sicurissimo.

L’affidabilità però di chi cambia idea a seconda dell’onda sulla quale si trova, almeno per il sottoscritto, è scarsa soprattutto se condita da tanti “vizi” capitali con i quali anche noi poveri risparmiatori abbiamo a che fare tutti i giorni.

Personalmente preferisco pianificare i miei investimenti basandomi su dati che tendono ad avere maggiori probabilità di successo sempre con la prudenza del buon padre di famiglia sullo sfondo.

Se arriveranno le sorprese bene, ma sparare un numero per catturare l’attenzione mi sa tanto di sciamano alla ricerca di visibilità che produce tanto fumo per oscurare i fallimenti passati o comunque previsioni non propriamente “centrate”.

Negli investimenti indietro non si torna e credere per troppo tempo alle favole è un fattore di rischio purtroppo non scritto nei prospetti finanziari, ma nella giurisprudenza del buon senso quello sì.

Un commento

  1. ilvale73 19 Aprile 2021 at 14:08 - Reply

    Articolo fantastico, pieno di concretezza in un momento dove passare da un mercato toro ad una bolla è un attimo
    Da leggere e rileggere!!

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