
Uno degli obiettivi che ricordo con maggior piacere nella mia vita di risparmiatore e investitore è sicuramente il raggiungimento del traguardo di 10mila euro. Un salvadanaio che non conteneva solo monetine, ma banconote (virtuali) pronte per essere finalmente investite.
Piccole cifre per chi ha già maturato un capitale importante, ma grandi cifre per chi ha appena cominciato il lungo viaggio da investitore.
I primi mattoni di una grande casa
Sono i primi mattoni di una casa che si spera possa diventare con il tempo solida, ricca e fortunata. Giustamente il frutto dei sacrifici deve essere protetto e coccolato.
Le risposte che leggo occasionalmente su forum come Reddit si spaccano sostanzialmente in due. Metti da parte l’intero capitale come scorta di sicurezza.
Oppure, sei giovane e quindi investi tutto in un bel ETF azionario.
Concettualmente sono corrette entrambe ma all’atto pratico, a mio modo di vedere, sono sbagliate entrambe perché manca un’appendice necessaria.
Cercherò di spiegarmi meglio con un esempio.
Per arrivare al ragionamento finale ho preso i rendimenti annuali di un indice azionario mondiale comprensivo dei dividendi degli ultimi 20 anni. Il 5,2% di rendimento annuo composto dall’indice è naturalmente al lordo di tasse ma anche di costi che per un ETF potremmo stimare nell’ordine di 0,2%.
Ma in questo esempio facciamo finta che il rendimento dell’indice ritorni tutto all’investitore.
Non considero nemmeno l’inflazione per equiparare l’analisi con quella del capitale non investito.
Detto che negli ultimi 20 anni il rendimento annuo è stato del 5,2% ho spaccato in due le decadi. Dal 2000 al 2010 il rendimento annuo composto è stato negativo di 0,7% (ebbene sì anche in borsa possono passare 10 anni senza guadagnare soldi, non ve l’avevano detto?). Dal 2010 al 2020 chi è rimasto investito ha ottenuto uno spettacolare +11,5% annuo composto.
Nella tabella che vedete di seguito ho quindi ipotizzato un investimento 100% azionario con tre tipologie di rendimento. Si passa da un risultato che potremmo considerare realistico di 16.601 € accumulati in 10 anni ad uno esaltante che triplica il valore a quasi 30.000 €, fino ad un deprimente 9.321 € che riduce il capitale iniziale.
Il dilemma tra rischio e conservazione del capitale
Ovviamente nessuno ha idea di cosa succederà sui mercati azionari nei prossimi 10 anni, ma teniamo sempre presente che azioni uguale opportunità che fa anche rima con volatilità.
Per questo sconsiglio ad un ragazzo (o ragazza) che ha 10 mila euro e null’altro come unico risparmio di investire il denaro completamente sul mercato azionario fin da subito.
Ma come e il lungo periodo? E l’investire fin da subito che ci hai raccontato in tutti questi anni?
Avete ragione, ma tutto va contestualizzato.
Al lungo periodo ci dovete arrivare. Se poi nel breve periodo avete un imprevisto cosa potrebbe succedere? Se quei soldi vi servono per acquistare l’auto o per sposarvi senza che tutto ciò fosse stato preventivato?
Prudenza non significa investire in obbligazioni a rendimento zero (o sottozero). Significa utilizzare il buon senso ed investire solamente quando ci sono le condizioni minime per farlo. Safety first dicono gli americani. Prima di tutto stiamo coperti dico io.
Non dimentichiamoci mai che negli ultimi 20 anni tra le performance dell’azionario globale abbiamo vissuto anche due cali annui del 32% e del 37%. Pensate a cosa potrebbe succedere al vostro capitale se questo accadesse domani. E pensate anche se per caso dopodomani avrete bisogno di tutti e dico tutti, quei maledetti 10 mila euro.
A questo punto della storia entrano in gioco i conservatori che dicono.
Mettere tutto sul conto corrente (o per gli amanti del genere in conti depositi allo zero virgola netto fisco) per le emergenze e non pensiamoci più. Corretto ma anche qui sappiamo che fra 10 anni 10 mila sono e 10 mila rimarranno. E non considero il potere erosivo dell’inflazione. Non mi pare molto saggio.
Una soluzione intermedia di buon senso
Penso che ci possa essere una soluzione che unisce la conservazione del capitale come scorta di sicurezza alla sua crescita sui mercati finanziari. Soluzione che non richiede neanche grandi sforzi. Anzi richiede solo un piccolo sforzo aggiuntivo e si chiama risparmio.
Risparmio minimo di anche soli 50 € al mese che in un anno diventano 600 €.
Non cominciate a borbottare che anche per un ragazzo risparmiare 50 € al mese è un’utopia.
Basta tagliare le spese inutili. Volete qualche esempio. Considerando che 50 € sono 12,5 € alla settimana, rinunciare al jeans costoso a favore di uno più economico, a qualche aperitivo di troppo, al fumo che fa male, a qualche giro inutile in auto per una più sana passeggiata, alla scarpa di moda, e potrei andare avanti ancora tranquilli. Le spese non necessarie sono ovunque a qualunque età. Basta solo aver voglia di metterle in discussione.

Poco più di 10 € alla settimana tutti quanti riusciamo a strapparli alle grinfie del consumismo sfrenato.
Bene, con questi soldini abbiamo due opzioni. Alimentiamo il nostro conto corrente con 600 € all’anno, oppure li investiamo tenendoci le spalle coperte con i 10mila € sul conto corrente.
Ipotizzando di investire sul mercato azionario con un rendimento medio annuale del 5,2% il capitale crescerebbe fino a quasi 17.800 €, 1.800 in più rispetto alla scelta di rimanere passivi sul conto.
Ora guardiamo i tre scenari precedenti. Cosa notate?
Il potere della diversificazione
Che lo scenario 1 e 3 vengono battuti dallo scenario 5 con lo scenario 4 che quasi eguaglia lo scenario 1.
Attenzione però. Mentre nel 4 e 5 abbiamo mantenuto 10 mila € fin da subito al sicuro su un conto corrente, nello scenario 1 e 3 li abbiamo completamente esposti al rischio dei mercati. Poteva andare meglio come nello scenario 2, ma poteva andare peggio. Con un piccolo sacrificio da 12,5 € la settimana abbiamo unito alla sicurezza la crescita del capitale.
Qualcuno adesso dirà, ma grazie negli scenari 4 e 5 mi hai costretto a risparmiare altro denaro. Potevo farlo anche nello scenario 1 e ottenere un risultato ancora più consistente. Vero con un piccolo particolare. Nello scenario 1 ogni giorno siete sull’ottovolante dei mercati. Nel 4 e 5 assolutamente no, o meglio una parte è al calduccio riparata dalla volatilità.
Provate a pensare adesso cosa può significare risparmiare 100 o 200 € in più ogni mese.
Tutti i tempi si accorciano, andrete ad investire sui mercati prima e con cifre più alte.
Il tutto con un ombrello protettivo sempre aperto che vi farà dormire sonni tranquilli.