Barry Ritholtz è il fondatore di uno dei più seguiti blog finanziari d’America ritholtz.com ed è riuscito a costruire attorno a sé un team eccezionale e di primissima qualità di blogger americani. Nei giorni scorsi ha pubblicato un post nel quale evidenziava come proprio quei fattori che non possiamo controllare quando investiamo dei soldi rappresentano la maggiore fonte di stress ed instabilità di ogni investitore. Il legame che esiste tra volatilità dei mercati finanziari e stato di salute della popolazione lo conferma e sarà una causalità, ma se nel giorno del Black Monday nel 1987 le richieste di ricovero in California aumentarono del 5%.
Ritholtz rimarca ciò che stiamo dicendo da tempo anche su questo blog. Inutile logorarsi nel cercare di essere i più furbi all’interno di un mondo (quello degli investimenti) che vede coinvolte milioni di persone iperspecializzate con a disposizione strumenti di analisi potentissimi che le statistiche hanno comunque dimostrato non in grado di portare a risultati tali da giustificare il prezzo pagato (ricordate sempre che giochiamo in un campo a somma peggiore di zero per chi investe).
Quello che è piò opportuno fare è invece concentrarsi su ciò che possiamo controllare e tra questi ve lo dico subito non ci sono i rendimenti.
Ecco allora la lista presentata da Barry (fra parentesi qualche mia aggiunta).
- Sviluppare una filosofia di investimento (quasi come un modo di vivere o di benessere finanziario)
- Asset allocation (oltre il 90% della performance arriva da qui)
- La percentuale di rotazione del nostro portafoglio (più compro-vendo, più costa, meno rende l’investimento)
- Costi e spese varie (sapete già tutto)
- Quando pagare le tasse sui guadagni (capitalizzazione composta ringrazia, le casse dello Stato un po’ meno)
- Quanto e quando leggere ciò che scrivono i media finanziari (se ne può fare anche a meno)
- Comprendere che il mercato sale e scende (e che l’onda perfetta nessuno è in grado di cavalcarla)
- Definire obiettivi ed aspettative di rendimento (realistici)
- Definire un piano di investimento e rispettarlo nel lungo periodo (forgiate il vostro carattere di investitore e non fatevi attrarre dalle sirene)
- I libri che arricchiranno la nostra educazione finanziaria (e non solo quella, qui non potete farne a meno e vi consiglio una visita alla nostra personale bacheca Libri Consigliati)
- Quanto rischio vogliamo assumerci (e capire che tipo di attività vogliamo svolgere, trading o investimento di lungo periodo?)
Mi sono ritrovato molto in questa lista ma personalmente credo si possano aggiungere altri elementi che siamo in grado di controllare.
- Quanto spendiamo del nostro reddito e di conseguenza quanto risparmiamo
- Quanto di questo risparmio decidiamo di investire a livello finanziario ma non solo, anche la formazione è investimento
- Di questo investimento quanto destinarlo a scorta di sicurezza e quando a investimento finanziario vero e proprio pronti anche a perdere soldi per un po’ di tempo
- Quale intermediario finanziario utilizzare per investire
- A quale consulente affidare la nostra vita finanziaria
Come vedete il materiale sotto il nostro controllo è tanto, non dobbiamo essere pigri in fondi il benessere dei nostri soldi rappresenta anche una fetta del nostro benessere futuro.
Quale secondo me il più difficile da tenere a bada? Sicuramente tutto quello che ha a che fare con le nostre emozioni. Quale il più semplice? Definire piani ed obiettivi realistici.
Bentornato/i.