By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 26 Gennaio, 2016|

E’ normale per un risparmiatore guardare un grafico come quello dell’indice azionario Msci World e spaventarsi quando si sente dire che può cominciare a mettere denaro sul mercato azionario fin da subito.

Perché dovrei entrare ora che i prezzi sono così alti? Non voglio fare la figura del fesso ed entrare ora quando potrei comprare a sconto più avanti!

Osservazioni tutte lecite e che forse potrebbero anche nascondere un fondo di verità (prezzi più bassi fra qualche mese), ma siccome non sappiamo dove sarà il mercato fra 1, 5 o 10 anni, ribadisco il concetto che non conta il timing di ingresso, ma il tempo totale in cui state dentro il mercato. Ovvio che se siete dei fenomeni paranormali ed azzeccate tutti i massimi e tutti i minimi potrete licenziarvi e gestire il vostro conto online da qualche spiaggia tropicale, ma siccome non conoscono nessuno che fa questo di mestiere…torniamo con i piedi per terra.msci world
Ho già parlato qui e qui del cosiddetto investitore sfortunato. Potrebbe anche esserlo quello che mette soldi sull’azionario nel corso del 2016, ma questo è così preoccupante?

Ho fatto un’ipotesi. Supponendo (magari!!) di ricevere a marzo 2000 un’importante eredità, ho simulato l’acquisto dell’indice Msci World per metà a marzo 2000 (sul picco della bolla internet) e per l’altra metà a ottobre 2007 (sul picco della bolla immobiliare). Volete sapere quale sarebbe stato il risultato a fine 2015?

Se consideriamo solo l’indice senza tenere conto dell’effetto cambio il risultato sarebbe sintetizzato da un misero + 5% (senza considerare che comunque per 7 anni siete stati investiti a tasso monetario superiore a zero); se invece consideriamo l’indice tenendo conto dell’effetto cambio il rendimento finale sarebbe risultato del 17% (sempre non tenendo conto del periodo 2000-2007 che se investito ad un tasso monetario avrebbe fornito un rendimento del 28%).

Quindi anche supponendo che la vostra sfiga sia stata atomica non avete, dal punto di vista nominale, perso denaro. Certo rinnovare ogni 12 mesi al tasso Euribor avrebbe portato a +49% e certo, l’inflazione di periodo italiana (32%) vi avrebbe portato in negativo in termini reali. Ma ripeto, per pigliare i due massimi assoluti ce ne voleva.

Ecco perché lo strumento del Piano di Accumulo sui possibili massimi di mercato  (ancora meglio se fatto con la tecnica del Value Averaging)  è il mezzo migliore per spazzare via l’incertezza ed essere vincenti nel lungo periodo.

Supponendo di aver cominciato ad acquistare la borsa americana con 1000 Dollari a marzo 2000 ed andando avanti fino a dicembre 2015 con un versamento mensile di 1000 Dollari, il risultato finale è quello che vedete nella tabella seguente. Risultato che non considera l’effetto cambio (e quindi per un investitore europeo sarebbe stato più elevato) ma che comunque realizza il doppio rispetto al tasso di inflazione visto prima, migliorando perciò il potere d’acquisto dei vostri risparmi.

pac 2000Fonte dati: Buyupside.com

Il 4% annuo, considerando che abbiamo cominciato ad acquistare sul top delle bolla speculativa di internet del 2000, non è a mio parere un risultato disprezzabile. Tenete conto che poteva essere migliorato con attività regolare di ribilanciamento e magari di incremento della quota versata del 1-2% all’anno proprio per compensare l’inflazione.
Sfortunati sì ma fessi proprio no.

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Un piano di accumulo perfetto per mercati in discesa

2 Commenti

  1. erreffe 27 Gennaio 2016 at 16:03 - Reply

    Grazie :)

  2. erreffe 26 Gennaio 2016 at 20:18 - Reply

    molto interessante come al solito..resti sempre dell’avviso che,almeno dal punto di visto di un europeo, sia piu opportuno il msci world che lo sp500? Grazie e buona serata

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