By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 6 Marzo, 2022|

Il risparmio è il primo mattone necessario per raggiungere il fine ultimo di qualsiasi attività di pianificazione finanziaria. Con il risparmio mettiamo da parte denaro guadagnato lavorando allo scopo di utilizzarlo in futuro. Rinunciamo a qualche cosa di immediato per realizzare un obiettivo che reputiamo più importante fra qualche anno. Non si può tornare indietro e questo processo deve essere curato con grande attenzione. Con buon senso e semplicità dimostrerò che tutto sommato non c’è nulla di complesso in questo viaggio alla portata di tutti.

Certamente serve la conoscenza del mondo finanziario per navigare in queste acque, ma diffidiamo sempre da consulenti che promettono rendimenti futuri certi o che vogliono venderci prodotti complicati o costosi per futuri (ed incerti) guadagni. Non si torna indietro nel tempo e sbagliare per qualche anno può costare veramente caro.

Semplicità e buon senso sono la base di ogni buon investimento. I costi sono certi, il rischio possiamo tentare di controllarlo, ma l’andamento dei mercati finanziari è impossibile da prevedere.

Prepariamo da soli o assieme al nostro consulente di fiducia un buon piano di investimento, scegliamo i prodotti più efficienti e meno costosi che replicano semplicemente gli indici di mercato, ribilanciamo costantemente il portafoglio e non cerchiamo scorciatoie per arrivare prima del tempo ai nostri obiettivi.

Il mercato finanziario  ogni giorno incorona un 50% di vincitori e un 50% di vinti (il cosiddetto gioco a somma zero). Quello che conta non è essere dalla parte giusta oggi o domani, ma fra 10, 20 o 30 anni, quando il nostro piano finanziario arriverà a destinazione.

Quelle che seguono sono alcune pillole di buon senso che spero vi aiuteranno in questo percorso. Buon viaggio!

1) Creare un piano di investimento adatto a ogni condizione di mercato
La creazione di un piano di investimento equilibrato ci permetterà di centrare i nostri obiettivi futuri e rappresenta un punto di partenza fondamentale nella costruzione di un portafoglio di investimento. Inutile perdere tempo nella ricerca del timing migliore di ingresso e di uscita da un investimento se il nostro orizzonte temporale è molto lungo; molto meglio creare un processo di investimento oggettivo che tenga le emozioni fuori dalla porta.
2) Investiamo non per speculare, ma per raggiungere i nostri obiettivi
In finanza ogni partita vede un vincitore e un perdente. A volte si portano a casa i profitti altre volte le perdite, ma quando mettiamo un euro sul mercato 1 ora dopo, 1 giorno dopo o 1 anno dopo, c’è sempre il 50% di possibilità di trovarsi dal lato sbagliato del mercato. E’ vero che esistono ottimi analisti finanziari in grado di catturare con elevata probabilità movimenti di breve periodo nei prezzi, ma nessuno ha la sfera di cristallo. Chi ha obiettivi di rivalutazione del capitale nel lungo periodo non deve riporre le proprie speranze in guadagni elevati in breve tempo, né il mercato né la fortuna sono fattori controllabili.
3) Il sistema del piano di accumulo è un ottimo sistema di investimento
Un buon piano prevede sempre dei versamenti periodici mensili, bimensili, semestrali, ecc… Oltre ad essere un metodo ottimale per risparmiare in modo forzato senza farsi prendere dalla tentazione di spendere in consumi spesso inutili, il piano di accumulo permette di acquistare in maniera sistematica gli asset finanziari sui quali abbiamo deciso di investire. Quando il prezzo sale acquisteremo meno quote di fondi o ETF, ma quando il mercato scende acquisteremo un numero maggiore di quote mediando il prezzo medio di carico dell’investimento e rendendolo sempre meno sensibile alle oscillazioni e agli umori dei mercati.
4) Non cerchiamo il miglior timing di ingresso sul mercato
Inutile spaccarsi la testa per individuare i momenti migliori in cui investire il proprio denaro. Quando sentiamo parlare qualcuno circa guadagni spettacolari di borsa in tempi rapidissimi possiamo associare quella persona a chi gioca al Lotto. Se giochiamo 1000 volte, la statistica dice che qualche volta usciremo vincenti, ma quanti sono i soldi che abbiamo perso in tutte le altre giocate? Ci sono trader professionisti che sono molto abili nel catturare movimenti di breve periodo e trasformarli in guadagni, ma nel lungo periodo questo è impossibile. Per ottenere un timing azzeccato bisogna indovinare il momento giusto di entrata, ma anche quello di uscita e credo che la cosa risulti piuttosto complicata (se non impossibile) per un investitore di lungo periodo.


5) Utilizziamo strumenti finanziari globali e low cost
Quando si investe del denaro i veicoli con il quale svolgere questa attività sono diversi. Azioni, fondi comuni di investimento o ETF (negli Stati Uniti esistono anche gli Index fund purtroppo poco diffusi in Italia). Data l’incertezza sui movimenti futuri del mercato, possiamo però avere una certezza su quello che è il costo dell’investimento. Per questo motivo un consiglio importante è quello di scegliere sempre gli strumenti che replicano indici con i costi più bassi. Gli ETF sono strumenti che fanno al caso nostro anche perché, questo lo dice la statistica, nel lungo periodo il numero dei fondi di investimento che battono gli indici di mercato è decisamente basso. Su un arco temporale di 10-15 anni il numero dei fondi capaci di battere il mercato è inferiore al 15% e la statistica dice anche che il livello di persistenza su questi livelli per un fondo vincente è bassissimo.
6) Diversificare il rischio
Se proprio ci vogliamo divertire non dedichiamo mai più del 5% del nostro patrimonio ad investimenti mirati su singoli titoli. Investiamo in diverse asset class di mercato perché, se un’azione o un’obbligazione possono andare a zero, gli indici non potranno mai farlo. Il sano vecchio consiglio di mettere più uova nello stesso paniere è il famoso pasto gratis del mondo della finanza.
7) Ribilanciamo costantemente il nostro portafoglio
Il ribilanciamento del portafoglio è uno di quei segreti poco conosciuti che fanno la fortuna degli investitori. Quando è stato definito un obiettivo di investimento e un orizzonte temporale, abbiamo anche determinato una certa asset allocation con una serie di pesi percentuali destinati ad esempio ad azioni ed obbligazioni. Questi pesi possono variare nel corso del tempo per effetto delle oscillazioni dei prezzi di mercato e il ribilanciamento serve proprio per mantenere invariata l’asset allocation.
Fissando ad esempio in una volta all’anno l’attività di ribilanciamento si vendono, se necessario, parte degli asset che si sono apprezzati per comprare parte di quelli che si sono svalutati. In questo modo il piano di investimento va avanti guadagnando in efficienza ed abbassando il rischio.
8) Fissiamo gli obiettivi del nostro investimento
Ogni obiettivo ha diversi orizzonti temporali e richiede quantità di risparmio diverse per essere realizzato. Un piano di pensione integrativa, gli studi universitari dei figli, l’acquisto di una casa o semplicemente un cuscinetto di sicurezza per le emergenze. Ogni obiettivo richiede metodi e tempi di investimento differenziati che devono essere formalizzati fin da subito.
9) Essere onesti
Evitiamo di fare progetti troppo onerosi o ambiziosi, così come evitiamo di rimandare il problema a momenti che riteniamo possano essere migliori. Le possibilità di risparmiare che abbiamo a disposizione fanno la differenza e anche se ci sono pochi soldi disponibili, certi piani di investimento di lungo termine possono essere implementati. Consideriamo quindi le nostre capacità di risparmio e sfruttiamole fino in fondo.


10) Lasciamo perdere le oscillazioni di breve periodo dei mercati
Se abbiamo obiettivi di lungo periodo non facciamoci prendere dal panico quando i mercati scendono velocemente e le televisioni o i giornali sfornano solo cattive notizie; allo stesso modo non lasciamoci trascinare dall’entusiasmo quando le cose vanno molto bene. Nel lungo periodo il cosiddetto “ritorno verso la media” appiana le oscillazioni piccole o grandi dei mercati. Perché farsi influenzare dalle cattive notizie dei mercati di 3, 6 o 12 mesi quando il nostro piano di investimento dura 30 anni? E non dimentichiamo che il nostro piano di accumulo compra più quote di azioni o di obbligazioni quando i prezzi scendono. La volatilità è quindi benvenuta perché crea opportunità di investimento a prezzi interessanti.
11) Profilo di rischio e orizzonte temporale devono essere individuati per ogni investimento
Siamo onesti con noi stessi, cerchiamo di mettere in luce le nostre paure e i nostri obiettivi. Non esageriamo se non siamo persone disposti a sopportare il rischio, ma non siamo neanche troppo prudenti se abbiamo piani di investimento di lungo periodo, rischieremmo di perdere un sacco di opportunità che il mercato sarà in grado di offrirci nel corso degli anni.
12) Cominciamo il prima possibile
Non aspettiamo l’aumento di stipendio o la promozione o la vincita al Superenalotto. I piani di investimento migliori sono quelli che hanno davanti orizzonti temporali lunghi. Non ci preoccupiamo se le nostre capacità di risparmio sono minime, ci penserà la magia della capitalizzazione composta ad accrescere incredibilmente il nostro capitale nel lungo periodo.
13) Non fidiamoci mai delle promesse di rendimento
Nessuno può garantirci un rendimento certo per il futuro. Nessuno può conoscere i futuri movimenti del mercato e nessuno può quindi sapere quanto ritornerà un certo investimento fra X anni. Se ad esempio un portafoglio bilanciato 50% obbligazioni 50% azioni dal 1990 ha fornito un ritorno annuale di circa l’8%, nessuno può dire con certezza che fra vent’anni avremo lo stesso rendimento finanziario.
Rimaniamo con i piedi per terra e prendiamo ciò che il mercato ha di buono da offrire, ma non facciamoci ammaliare da qualche imbonitore finanziario perché con lo specchietto retrovisore non si sono mai evitati gli incidenti. Possiamo prevedere con certezza i costi, possiamo cercare di controllare la volatilità rendendo efficiente un portafoglio diversificato, ma non possiamo sapere quali saranno i rendimenti futuri.
14) Controlliamo i nostri investimenti su basi periodiche
Non dobbiamo diventare  dei maniaci-investitori che giorno dopo giorno controllano la valorizzazione del deposito titoli. Non dobbiamo neanche abbandonare il portafoglio a sé stesso. Su base semestrale o annuale verifichiamo l’andamento degli investimenti, effettuiamo i ribilanciamenti, accertiamoci che il piano è ancora coerente con i nostri obiettivi, apportiamo le opportune modifiche se sono cambiati gli orizzonti temporali o il nostro profilo di rischio.
15) Automatizziamo l’investimento
Nel ventunesimo secolo la tecnologia offre a tutti noi una grande possibilità, automatizzare tutto il processo di investimento. Piani di accumulo tramite prelievi automatici dal conto corrente e ribilanciamenti automatici rendono la vita molto più semplice abbassando notevolmente i costi e liberando tempo e risorse mentali da dedicare ad altro. Automatizzando il processo la nostra soggettività e le nostre emozioni non andranno ad influenzare i piani di investimento.

Buon investimento a tutti.

Lascia un Commento