Avvertenza per i lettori. Il vostro autore ha ritrovato una bozza di un articolo datato 4 febbraio 2020 nel cassetto ed ha pensato bene di pubblicarlo. Forse è impazzito, ma trova che la lezione di questo articolo scritto quando le borse erano sui massimi storici è perfetta in questo momento drammatico per i mercati finanziari.
L’articolo cominciava così.
Ok, facciamo finta che sia cominciato il bear market. Non ne posso più di sentire vicino a me persone che continuano a dire che i mercati sono cari, che la bolla sta per scoppiare, che i tassi sottozero sono contro natura e che ci stanno preparando ad una grande depressione.
Mi arrendo, per la gioia di tanti gufi che dal 2009 predicano disastrose correzioni sui mercati azionari. Consegno le armi della diversificazione e mi metto completamente in liquidità.
Avevate ragione voi orsetti cronici. I mercati erano irrazionali, sopravalutati, pompati dal denaro facile delle banche centrali. Voi che siete rimasti ai margini finora perché timorosi di un tracollo delle borse inevitabile siete dei guru eccezionali perché tutto quello che avete previsto sta per arrivare.
Sì è vero ho guadagnato tanto e bene, mentre voi avete perso soldi stando a guardare, ma come si sa in borsa i guadagni in doppia cifra possono evaporare in poche settimane. E così è stato.
dati al 4 febbraio 2020
Gufi ed orsetti datemi solo qualche minuto. Voglio prendere penna e carta, fare due conti e qualche verifica poi sono da voi con il portafoglio ricco di contanti e nessuna azione.
Dunque, ipotizziamo di vivere in questo momento un crollo simil 2008-2009, il peggiore dai tempi dalla Grande Depressione.
Dai massimi del secondo trimestre 2007 il mercato dopo 12 mesi andò sotto del 23%. Il bear market era tra noi in quel momento. Passò un altro anno ed a distanza di 24 mesi il calo dai massimi era del 47%. Altri 12 mesi e sui 3 anni il bilancio era di -40%. Infine dopo 5 anni il rosso c’era ancora ma limitato al 8%.
Leggi anche: Un Promemoria per il Prossimo Bear Market
Ora prendo gli stessi numeri e li vado calare su un investitore che ha cominciato ad investire 5 anni fa, più o meno quando il nostro blog è apparso in rete con questo primo articolo.
Un calo del 23% su un valore di 157 (100 + 57%) diventa 121. Questo il valore che avremmo in mano dopo 1 anno ipotizzando di avere a disposizione nel nostro portafoglio il 100% di azioni.
Altra botta e dopo 2 anni con un calo del 47% arriva il calo più consistente portando il valore delle nostre azioni a 80. Dopo 3 anni ancora siamo sotto il nostro valore iniziale dell’investimento (quota 90) e dopo 5 anni riemergiamo alla grande posizionandoci a 138.
Tante montagne russe, perdite arrivate al massimo al 20% dell’investimento iniziale, prima di recuperare tutto quanto avendo la pazienza di aspettare.
Leggi anche: Siete Pronti per le Montagne Russe?
Come detto tutto questo ipotizzando di rimanere sempre investiti al 100% in azionario, quindi si presume consapevoli di quello che stavamo facendo.
Ma voglio fare un altro esercizio. Un bel backtest composto al 50% da azioni (diviso in 2 tra USA e resto del mondo) e 50% di obbligazioni mondiali ribilanciato annualmente. Sfruttando l’ottimo sito PortfolioVisualizer prendiamo atto che dal 1994 ad oggi un portafoglio di questo tipo ha avuto un massimo drawdown del 32% con il peggior anno (che potete immaginare qual è stato) che ha fatto -21%.
Torno sempre al punto di partenza. Perdere il 20% dei miei soldi crea disagio, ma non è una tragedia così grande se poi fra 15 anni avrò con elevata probabilità più denaro di oggi.
Leggi anche:Con la Pazienza le Occasioni Arrivano
In fondo a me quei soldi investiti oggi non servono. Ed allora perché dovrei fare investimenti a rendimento negativo o mantenerli liquidi scambiando la probabilità di guadagnare qualcosa contro la certezza di perdere soldi?
Naturalmente un bear market aggressivo potrebbe durare anche anni e segare i nervi degli investitori.
Ma se siamo vicini all’obiettivo ricordiamoci sempre che siamo anche vicini ai massimi storici.
Riduciamo un po’ il rischio e dormiamo sonni tranquilli. Se siamo lontani dall’obiettivo il crash deve essere preso come opportunità non come danno.
Leggi anche: Giusto rischio per cattivi momenti
Scusate cari orsetti avevo scherzato.
Non avete ragione, non venderò tutto e soprattutto non mi fido di voi perché in 10 anni non ne avete azzeccata una!
Ciao AW, stai iniziando a comprare qualcosa extra piano, o ritieni sia troppo presto? Un caro saluto