By |Categorie: Investimento|Pubblicato il: 28 Aprile, 2016|

Quando si  formulano piani di investimento di lungo periodo i tassi di sopravvivenza di questi programmi sono molto bassi. I motivi sono tanti, ma la cosa più difficile è quella di resistere alla tentazione di attingere dai risparmi per togliersi qualche sfizio oppure di vendere quando si guadagnano tanti soldi o ancora vendere quando si entra in panico per effetto del sangue che corre sulle strade dei mercati finanziari.

Gli americani dicono che per avere un buon piano di investimento bisogna che questo sia SMART, significato che però non è quello che pensate.

smartCome ben sintetizzato da questa immagine estratta dal sito Kitces.com un piano deve essere specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e con una scadenza certa.

Quando abbiamo pubblicato nei giorni scorsi il post su come raggiungere l’obiettivo di 1 milione di Euro dai nostri investimenti, abbiamo commesso (volutamente) l’errore classico che tanti consulenti fanno, ovvero prendere l’obiettivo e mostrare con quali mezzi e con quali rendimenti arriveremo al traguardo.

Quando un piano di investimento dura 30 o 40 anni è piuttosto dura resistere all’emotività per tanto tempo e per questo è necessario creare degli step intermedi, una sorta di tagliando che possa evidenziare i traguardi  che sono stati raggiunti fino a quel momento. Dare pane quotidiano al nostro buon senso è un buon modo per mantenere vivo l’interesse per quello che stiamo facendo, motivandoci ad andare avanti.

Se ogni anno preparo una specie di barra di download in cui faccio vedere al cliente (o a me stesso) in termini percentuali a che punto sono arrivato del mio percorso, allora potrò dire al mio cervellino di risparmiatore che sto facendo una cosa corretta e che va nella giusta direzione.

Ho deciso di ripubblicare la tabella dell’obiettivo 1 milione aggiungendo all’importo annuo richiesto, l’importo mensile e quello settimanale. Stimando un rendimento annuo al 5% su varie scansioni temporali.

smart2Prendendo la colonna 40 anni mancanti, vediamo subito come la cifra di 8.278 Euro annui di risparmio, che a prima vista appare improba, ridotta a 150 Euro settimanali comincia a mostrare sembianze più umane, eppure stiamo dicendo la stessa cosa ma in un modo diverso.

Sono ancora tanti 150 Euro alla settimana è vero, ma avete fatto un tagliando a tutte le vostre spese comprese quelle inutili e comprimibili? Magari non troverete tutti i 150 Euro in un colpo solo, ma forse 50 sì e se li sommate a quelli che avevate già deciso di destinare all’investimento cominciate ad avvicinarvi all’obiettivo.

Man mano che andate avanti nel tempo magari racimolerete qualche posta straordinaria e controllando la vostra barra di progressione anno dopo anno potrete capire se e quanto serve per cercare di centrare l’obiettivo.

Se poi ogni anno i rendimenti di mercato aiutano tanto meglio, ma se non dovesse accadere nel breve periodo (e questo può succedere) non demoralizzatevi. Se siete già al 40% del download invece del 45% o 50%, ha senso buttare tutto al vento?

Si può sempre risparmiare di più, oppure si può prendere atto che siamo stati troppo ambiziosi e ridurre l’obiettivo finale o ancora si può avere la pazienza di far lavorare il mercato finanziario per più tempo aspettando che sia la componente interesse quella che riuscirà ad avvicinarci al target.

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